Tushek, il genio sloveno che costruisce hypercar
La sua nuova TS900 Apex ha 1.340 cavalli e costa 1,2 milioni di euro
Chissà come dev’essere pensare: «Adesso guido la mia macchina». Nel senso di ideata, progettata e costruita da te. Con sopra il tuo nome. Una sensazione riservata a pochi: Henry Ford, Enzo Ferrari, Ferruccio Lamborghini, Bruce Mclaren, Horacio Pagani... Di questo ristrettissimo club fa parte il signor Aljoša Tushek. Anche lui è riuscito a mettere sulla carrozzeria di una supercar — la Tushek TS900 Apex — il suo nome.
Nato a Ptuj, Slovenia nordorientale, nel 1965, Tushek ha realizzato il suo sogno e portato la Slovenia nella toponomastica dell’automobilismo mondiale. Al culto della velocità è dedito fin da bambino. In un crescendo di anni e di risorse, a 14 anni è sui kart, poi sulle moto (vince la coppa Alpe Adria per tre anni di fila), poi sulle auto. La sua vita di pilota a tutto campo viene sintetizzata, nel 2008, nella Renovatio TS 500. Ovvio: ad altissime prestazioni. Nel 2014 arriva la TS 600, un «mostro» tecnologico che ancora oggi la rivista inglese Autocar annovera tra le migliori 10 supercar di sempre.
Con la Tushek Supercars, fondata nel 1979 e basata nel Regno Unito, Aljoša non si propone (solo) di soddisfare i desideri dei più ricchi ed esigenti fra gli appassionati. Con i «suoi» giocattoli è il primo a voler giocare. Li immagina, li costruisce, li guida. Il fuoco del pilota continua a ardere.
La nuova creatura, la TS900 Apex, è orgogliosamente «made in EU»: è scritto in grande sulla targhetta fissata al guscio in carbonio che propotenza tegge il motore. Chissà se la denominazione di origine continentale resisterà alla «brexit». Si tratta comunque di un V8 a benzina di 4,2 litri da 687 cavalli e 690 Nm di coppia, costante fra 1.900 e 6.300 giri. Motore che lavora in sinergia con due unità elettriche, una per ogni ruota anteriore, che nel complesso sviluppano 653 cavalli e possono far muovere l’auto a zero emissioni per circa 70 km. La di sistema arriva così al picco vertiginoso di 1.340 cavalli, con una coppia di 1.600 Nm. Valori che si traducono, sulla carta, in uno scatto da 0 a 100 orari in 2,5 secondi e in 380 km/h di velocità
La hypercar ibrida slovena Tushek TS900 Apex. Pirelli ha sviluppato le gomme «sensorizzate» massima. Ma i numeri, per quanto importanti, non dicono tutto. Lo capisci quando, al volante, vai incontro a emozioni fuori del comune.
Il patrimonio tecnologico della TS900 richiama un’altra supercar ibrida, la Honda NSX. Ma la Tushek è molto più leggera: 1.410 chili. «Saldati» al sedile in carbonio, si provano le più pure sensazioni racing. Sterzo direttissimo, frizione chilometrica, cambio sequenziale con una prima da 120 all’ora che impone malizia anche per partire. L’essenza delle performance, per la prontezza, per l’accelerazione, e per come i Pirelli P Zero Trofeo R «sensorizzati», espressamente voluti da Tushek, incollano all’asfalto.
Un godimento che dura poco: il pilota Aljoša si riprende il volante e mostra come spingere al massimo un prototipo da oltre 1,2 milioni di euro.