Corriere della Sera

Tushek, il genio sloveno che costruisce hypercar

La sua nuova TS900 Apex ha 1.340 cavalli e costa 1,2 milioni di euro

- di Stefano Cordara

Chissà come dev’essere pensare: «Adesso guido la mia macchina». Nel senso di ideata, progettata e costruita da te. Con sopra il tuo nome. Una sensazione riservata a pochi: Henry Ford, Enzo Ferrari, Ferruccio Lamborghin­i, Bruce Mclaren, Horacio Pagani... Di questo ristrettis­simo club fa parte il signor Aljoša Tushek. Anche lui è riuscito a mettere sulla carrozzeri­a di una supercar — la Tushek TS900 Apex — il suo nome.

Nato a Ptuj, Slovenia nordorient­ale, nel 1965, Tushek ha realizzato il suo sogno e portato la Slovenia nella toponomast­ica dell’automobili­smo mondiale. Al culto della velocità è dedito fin da bambino. In un crescendo di anni e di risorse, a 14 anni è sui kart, poi sulle moto (vince la coppa Alpe Adria per tre anni di fila), poi sulle auto. La sua vita di pilota a tutto campo viene sintetizza­ta, nel 2008, nella Renovatio TS 500. Ovvio: ad altissime prestazion­i. Nel 2014 arriva la TS 600, un «mostro» tecnologic­o che ancora oggi la rivista inglese Autocar annovera tra le migliori 10 supercar di sempre.

Con la Tushek Supercars, fondata nel 1979 e basata nel Regno Unito, Aljoša non si propone (solo) di soddisfare i desideri dei più ricchi ed esigenti fra gli appassiona­ti. Con i «suoi» giocattoli è il primo a voler giocare. Li immagina, li costruisce, li guida. Il fuoco del pilota continua a ardere.

La nuova creatura, la TS900 Apex, è orgogliosa­mente «made in EU»: è scritto in grande sulla targhetta fissata al guscio in carbonio che propotenza tegge il motore. Chissà se la denominazi­one di origine continenta­le resisterà alla «brexit». Si tratta comunque di un V8 a benzina di 4,2 litri da 687 cavalli e 690 Nm di coppia, costante fra 1.900 e 6.300 giri. Motore che lavora in sinergia con due unità elettriche, una per ogni ruota anteriore, che nel complesso sviluppano 653 cavalli e possono far muovere l’auto a zero emissioni per circa 70 km. La di sistema arriva così al picco vertiginos­o di 1.340 cavalli, con una coppia di 1.600 Nm. Valori che si traducono, sulla carta, in uno scatto da 0 a 100 orari in 2,5 secondi e in 380 km/h di velocità

La hypercar ibrida slovena Tushek TS900 Apex. Pirelli ha sviluppato le gomme «sensorizza­te» massima. Ma i numeri, per quanto importanti, non dicono tutto. Lo capisci quando, al volante, vai incontro a emozioni fuori del comune.

Il patrimonio tecnologic­o della TS900 richiama un’altra supercar ibrida, la Honda NSX. Ma la Tushek è molto più leggera: 1.410 chili. «Saldati» al sedile in carbonio, si provano le più pure sensazioni racing. Sterzo direttissi­mo, frizione chilometri­ca, cambio sequenzial­e con una prima da 120 all’ora che impone malizia anche per partire. L’essenza delle performanc­e, per la prontezza, per l’accelerazi­one, e per come i Pirelli P Zero Trofeo R «sensorizza­ti», espressame­nte voluti da Tushek, incollano all’asfalto.

Un godimento che dura poco: il pilota Aljoša si riprende il volante e mostra come spingere al massimo un prototipo da oltre 1,2 milioni di euro.

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