Nuovi aiuti a lavoro e imprese
I positivi sono 1.835, crescono i guariti. Contagiato un assessore regionale lombardo. Mascherine e tende: il piano anti-virus Il governo studia un secondo decreto che va oltre le zone rosse. L’ocse taglia le stime di crescita
Emergenza coronavirus, il governo stanzia nuovi interventi economici per sostenere il lavoro e le imprese del Paese anche oltre le zone rosse colpite dall’epidemia. Il numero delle persone contagiate ha raggiunto quota 1.835. Colpito anche un assessore della Regione Lombardia. Ma aumentano anche i guariti. Riapre il Duomo di Milano. Mascherine e tende: pronto il piano per contenere il virus. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità non si tratta di pandemia. Scenari negativi per l’economia. L’ocse taglia le stime: crescita zero per il 2020. Male la Borsa di Milano e lo spread sale a quota 177.
Misure di sostegno alle imprese oltre la zona rossa del coronavirus, per aiutare, su tutto il territorio nazionale, ma con una graduazione degli interventi per zone, i settori più colpiti, a partire dal turismo, dalla logistica e dai trasporti. Su queste linee guida il governo sta mettendo a punto il secondo decreto economico, che potrebbe essere portato in Consiglio dei ministri venerdì, anche se non è escluso uno slittamento alla prossima settimana per meglio valutare l’evoluzione della situazione. Per ora resta ferma l’intenzione di spendere 3,6 miliardi, coprendoli interamente con un aumento dello 0,2% del deficit 2020, che sarà autorizzato nei prossimi giorni col voto del Parlamento. Ma il governo, anche negli incontri di ieri con le parti sociali, ha confermato che, più avanti, ci sarà un terzo provvedimento, più strutturale, finalizzato al rilancio degli investimenti. Secondo Matteo Salvini i 3,6 miliardi non bastano: «È come dare un’aspirina a chi ha la broncopolmonite. Servono almeno 50 miliardi». Con il Pd che lo accusa di «sparare via social numeri a caso».
Col secondo decreto sono in arrivo: estensione della cassa integrazione in deroga, per ora prevista solo nelle zone rosse; aumento del fondo di garanzia per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese; indennizzi alle aziende e ai lavoratori autonomi che abbiano subìto danni rilevanti (per esempio, un calo del fatturato oltre il 25%), che potrebbero prendere la forma di uno sconto sulle tasse (credito d’imposta). Mentre il M5S preme per una legge speciale che applichi il modello Genova per lo sblocco di tutti i cantieri. Parte delle risorse saranno inoltre destinate al potenziamento del servizio sanitario (assunzione di medici e infermieri). Fin qui le linee guida, appunto. Ma tradurle in norme è molto difficile. Bisognerà fissare precisi paletti per individuare chi ha effettivamente bisogno di essere aiutato e stare dentro i 3,6 miliardi evitando abusi.
Ieri è stato un succedersi di riunioni. Tra i ministri e fra questi e i vertici delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali. In prima linea i dicasteri dell’economia, dei Trasporti, dei Beni culturali. Domani si tireranno le somme a Palazzo Chigi nel vertice tra il premier Giuseppe Conte e le stesse parti sociali. Oggi intanto il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, parteciperà, in teleconferenza, al G7 e domani all’eurogruppo. In entrambe le occasioni insistendo sulla necessità di un piano europeo e globale.
Dai mercati ancora segnali preoccupanti. Lo spread ha chiuso a 177. La Borsa di Milano ha perso l’1,5%, mentre Wall Street ha guadagnato il 5%. L’ocse ha tagliato le stime sul Pil, pari a zero nel 2020 contro il +0,6% previsto dal governo. Mentre il 2019, pur con una modesta crescita (+ 0,3%), è andato meglio dello 0,1% stimato dall’esecutivo.