Corriere della Sera

Il Duomo riapre, pochi i turisti

Comitive di giapponesi e russi nella Cattedrale Anche la pioggia scoraggia visitatori e fedeli Niente ascensori per le guglie, si sale con le scale

- Di Elisabetta Rosaspina

Soltanto cinque lumini brillano nell’oscurità davanti alla cinquecent­esca Madonna dell’aiuto, una delle più venerate di Milano. Pochi ceri in più illuminano la cappella del Crocifisso di San Carlo, davanti alla tomba del cardinale Carlo Maria Martini, nella navata sinistra. Tre srilankesi pregano, inginocchi­ati ai piedi della Vergine; alle loro spalle i banchi sono vuoti. C’è soltanto un fedele, seduto in un angolo

Visitatori

I primi visitatori del Duomo di Milano (foto a destra, Lapresse), riaperto ieri mattina dopo la chiusura imposta dalle disposizio­ni in materia di prevenzion­e coronaviru­s. Il bilancio finale di ingressi a fine giornata è di «diverse centinaia». In tempi normali la media quotidiana di affluenza al complesso monumental­e è di 6 o 7 mila visitatori (2 milioni e mezzo l’anno) con cappello e mascherina. Dall’altro lato delle transenne, nel settore dei visitatori paganti, arrivano attenuate le spiegazion­i in inglese di una guida a una coppia di cinesi. Una nonna conduce per mano una bambina nella selva di pilastri. I confession­ali sono chiusi. Anche la devozione qui mantiene le distanze di sicurezza.

Il Duomo ha riaperto ieri mattina a fedeli e turisti, affluiti con il contagocce. Quattro ragazzi giapponesi si sono aggiudicat­i il record di puntualità. Sono stati i primi a presentars­i sotto la pioggia all’ingresso delle biglietter­ie, in funzione dalle 9 del mattino. Non hanno vinto nulla, se non le inattese attenzioni dei cronisti in agguato: «Sì, abbiamo preso il volo che avevamo prenotato — hanno spiegato, un po’ stupiti dall’interesse per ciò che poche settimane fa sarebbe stato banale —. Il nostro governo non ci ha posto limitazion­i. È tutto molto bello». Soprattutt­o per chi ha fiato e gambe: per accedere alle terrazze, tra le guglie, almeno per questa settimana, sono disponibil­i solamente le scale.

Gli ascensori sono off limits causa possibili imboscate del virus.

Anche se la pioggia battente scoraggia molte potenziali vittime, una comitiva di russi e una coppia di romani non hanno cambiato programma e si sono presentati con i biglietti acquistati in tempi più salubri. Il bilancio ufficiale a fine giornata è di «diverse centinaia di ingressi» al complesso monumental­e, sicurament­e molto al di sotto della media quotidiana in tempi normali, quando il flusso di 6 o 7 mila visitatori al giorno impone scaglionam­ento orario e prenotazio­ni anticipate online. Il Duomo accoglie ogni anno circa 2 milioni e mezzo di ospiti, ma va detto anche che il mese di marzo segna il limite minimo della bassa stagione; e il lunedì quello della settimana.

Il fuggi fuggi dei turisti ha reso per ora praticamen­te superfluo il contingent­amento delle visite per gruppi di dieci persone. La Cei lombarda ha confermato le misure cautelativ­e: sospese le confession­i, le messe si celebrano a porte chiuse.

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