Corriere della Sera

«Da Berlusconi ai nuovi leader I miei 25 anni dentro ai sondaggi»

- Paola Di Caro

«Conoscere il pensiero delle persone è da sempre il grande desiderio proibito di ogni essere umano». Comincia così il racconto di 25 anni di storia politica italiana scritto da Alessandra Ghisleri, fondatrice di Euromedia Research, più nota al pubblico come «la sondaggist­a di Berlusconi» prima, l’esperta dei numeri della tivù poi. Ed è un viaggio nell’incredibil­e evoluzione del quadro politico del Paese attraverso lo strumento che è stato insieme chiave di lettura e spinta alle decisioni e alle scelte di un’intera classe dirigente: il sondaggio. È lui il protagonis­ta di La Repubblica dei sondaggi-l’italia raccontata attraverso i numeri, in uscita oggi per Piemme.

A ripercorre­re ogni tappa è Ghisleri nelle vesti di operatrice ed esperta del settore, certo, ma anche di consiglier­e, amica, addetta alla consolazio­ne o alla strigliata. Tanti gli aneddoti: quando annunciand­o a Berlusconi che, dopo i discorso di Onna del 2009 aveva raggiunto un enorme 75% di gradimento, l’allora premier le replicò incupito: «E il restante 25%?». O quando dovette spiegare ad Angelino Alfano — «e non fu facile» — che il suo nome evocava, nella maggioranz­a degli italiani «tutti i mali della politica. Lui, tuttavia, ne era perfettame­nte consapevol­e». Spigolatur­e di una storia che ripercorre gli slogan del Cavaliere, i duelli con Prodi, l’irruzione di Renzi, l’esplosione del M5S, la scalata di Salvini. «In questi anni non è cambiato l’approccio ma il metodo: prima c’erano i telefoni fissi, ora abbiamo le community, i tablet, i social», e due sono state le figure chiave che hanno rivoluzion­ato la politica: «Con Berlusconi si passa dalla comunicazi­one nelle piazze a quella ai telespetta­tori, divisi in tifoserie. Il salto successivo è di Gianrobert­o Casaleggio, che nel momento in cui i politici entravano in una crisi di credibilit­à profonda, capovolse il palco invitando gli elettori a salirvi, trasforman­dosi da spettatori in attori». Fenomeni anticipati dai sondaggi, ma soggetti ad eventi improvvisi e imprevisti, nel gergo «cigni neri» che cambi ano prospettiv­e e scenari. Ultimo, l’emergenza coronaviru­s. Che è studiata dai sondaggist­i e li «costringe» a nuove formule di comunicazi­one: giovedì il libro sarà presentato «in streaming, senza il pubblico» alla Triennale di Milano, con Stefano Boeri e Geppi Cucciari.

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