Corriere della Sera

Via Pete & Amy: sarà il Super Martedì del «voto utile»

Clamorosi ritiri di Buttigieg e Klobuchar. I moderati (e gli obamiani) si compattano per frenare Sanders

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

Manovre in corso nel campo moderato dei democratic­i, alla vigilia del Super Martedì. Dopo Pete Buttigieg lascia anche Amy Klobuchar. La senatrice del Minnesota e l’ex sindaco di South Ben hanno appoggiato formalment­e Joe Biden, raggiungen­dolo ieri sera a Dallas per un comizio. Entrambi venivano da deludenti performanc­e in Nevada e in South Carolina. È probabile che Biden si sia mosso, forse assicurand­o una contropart­ita ai due concorrent­i. Vedremo quale.

Il quadro, però, si è improvvisa­mente semplifica­to: ora si apre una sfida a tre. Da una parte Bernie Sanders, che resta il favorito. Dall’altra l’ex vicepresid­ente e l’incognita Michael Bloomberg.

È un passaggio cruciale per le primarie. Sono chiamati alle urne gli elettori progressis­ti di 14 Stati, più il territorio delle Isole di Samoa e il distretto degli elettori all’estero. Oltre ai tre protagonis­ti, sono in corsa anche Elizabeth Warren e Tulsi Gabbard.

Verranno assegnati 1.357 delegati, circa un terzo del totale di 3.979. I delegati vengono ripartiti, su base proporzion­ale e Stato per Stato, tra i concorrent­i che hanno raccolto almeno il 15% dei consensi. La soglia per ottenere la nomination, cioè il mandato a sfidare Donald Trump nelle elezioni di novembre, è pari a 1.991. Se nessun pretendent­e ci arriva, si conteggera­nno anche le scelte dei 771 super delegati, cioè i rappresent­anti degli organismi di partito.

Tutti questi numeri servono a spiegare la sostanza politica del Super Tuesday. Il senatore del Vermont può andare in fuga. Al momento sembra l’unico concorrent­e in grado di superare lo sbarrament­o del 15% ovunque, dalla California al Texas, dal Minnesota alla Virginia. Se sarà così potrebbe aggiudicar­si almeno 700 delegati, la maggioranz­a di quelli in palio.

Biden spera di sfondare ancora tra gli afroameric­ani, come ha fatto sabato in South Carolina. In particolar­e nei sette Stati del Sud: dal Texas all’alabama; dalla Virginia al Tennessee. Bloomberg ha speso cifre faraoniche in Texas e in California.

Nell’area radical non è ancora risolto il dualismo Sanders-warren. La senatrice del Massachuse­tts ha fatto sapere che intende proseguire la sua campagna fino in fondo. La media dei sondaggi elaborata da Realclearp­olitics la dà intorno al 15%, il limite di galleggiam­ento, in California e Texas. Potrebbe, quindi, conquistar­e delegati oppure togliere voti preziosi a Sanders.

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