Milano-real nel deserto, rinvio Darussafaka-virtus e Clark abbandona Varese: ha paura del contagio
Senza il Chacho Rodriguez ma soprattutto senza il pubblico: l’olimpia ospiterà stasera (ore 20.45, Eurosport2) per la 27ª giornata di Eurolega il Real Madrid, una delle regine d’europa, ma a porte chiuse in rispetto delle «disposizioni delle autorità sanitarie sul coronavirus». Niente pubblico né giornalisti, solo i cameramen e l’intervistatore a bordo campo, oltre che (ovviamente) i giocatori, gli staff delle due squadre, gli arbitri e i giudici di campo: ci saranno gli stacchi musicali durante i time out, per evitare che le indicazioni e le arrabbiature di Ettore Messina rimbombino nel Forum deserto. A porte chiuse, ma almeno stasera Milano giocherà. Destino diverso invece per la Virtus Bologna, che domani avrebbe dovuto affrontare a Istanbul il Darussafaka nella partita decisiva per il passaggio del turno di Eurocup ma che è stata bloccata dalla decisione del governo turco di bloccare l’ingresso nel Paese di persone provenienti dall’italia. Euroleague prima ha detto che il problema non la riguardava (con il rischio che il Darussafaka vincesse 20-0 a tavolino) poi dopo la sfuriata di Gianni Petrucci si è resa conto della situazione: si cerca un campo dove giocare (probabilmente Amsterdam) e/o una data alternativa. Chi invece ha già deciso che in Italia non ci giocherà più, almeno per ora, è Jason Clark, americano di Varese, che ha rescisso il contratto. La moglie sta per partorire, il giocatore non vuole rischiare di non poterla raggiungere causa quarantena. Clark non è il solo americano irrequieto. La fuga dall’italia è appena cominciata.