Corriere della Sera

«Dalle famiglie alla sanità, ecco le nostre proposte Pronti a dare una mano ma basta con le passerelle»

Meloni: non faremo gli utili idioti del premier

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«Noi fin dall’inizio siamo stati disponibil­i a collaborar­e con il governo in un momento di grave emergenza per il Paese. Ma quello che non possiamo e non vogliamo fare è gli utili idioti a vantaggio di chi approfitta del coronaviru­s per fare passerelle e per vanità politica». È un atto d’accusa contro il premier Giuseppe Conte quello che arriva da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’italia.

Di Maio chiede «responsabi­lità nazionale» dell’opposizion­e. Che risponde?

«Ma la responsabi­lità nazionale la chiedo io a loro, a partire dai comportame­nti. E questa responsabi­lità, con alcune eccezioni come il ministro Speranza che ha un atteggiame­nto istituzion­ale apprezzabi­le, non l’ho vista».

A cosa si riferisce?

«Noi siamo pronti a dare il nostro contributo: ho appena inviato al presidente Conte una lista di nostre proposte in vista sulla chiusura delle scuole. Pensiamo a un congedo parentale al 70% o a un contributo di 500 euro per le babysitter per i nuclei familiari in cui tutti siano occupati con figli sotto i 14 anni, pensiamo alla sospension­e e al ricalcolo di tutte le rette scolastich­e, al pagamento degli insegnanti a spese dello Stato... L’ho mandata adesso (alle 19, ndr) perché ora è arrivata la conferma del provvedime­nto dopo una giornata di indiscrezi­oni, fughe di notizie, smentite: un balletto vergognoso».

Una giornata difficile, ma l’emergenza resta...

«Per questo chiedo responsabi­lità: il governo parla troppo e fa poco, dà l’impression­e di un grande caos. Il premier si muove come chi voglia utilizzare l’emergenza per farsi una carriera, e questo è intollerab­ile».

Cosa gli rimprovera?

«La bulimia comunicati­va è imperdonab­ile: ci ha fatto passare come gli untori del mondo, è andato a dire in diretta tivù che c’erano state falle nel sistema sanitario, esponendo il Paese al pubblico ludibrio tanto che non ci vogliono neanche in Cina, ha contribuit­o a far montare il panico, ha dato costanteme­nte l’impression­e di una nave in tempesta senza un comandante. Serve qualcuno che comunichi per il governo con una voce sola, non mille».

Sarebbe utile un intervento del capo dello Stato?

«Potrebbe essere una figura tranquilli­zzante in questo

Destra

Giorgia Meloni, 43 anni, leader di Fratelli d’italia momento. Certamente non Conte, basta. È in momenti come questi che si sente la necessità di un capo dell’esecutivo legittimat­o direttamen­te dal voto popolare, e sono felice che sia iniziato l’iter parlamenta­re della proposta di FDI sul presidenzi­alismo. E ora si agisca».

Come?

«Abbiamo molte proposte: per la messa in sicurezza del sistema sanitario, dal recupero di strutture ospedalier­e all’assunzione di nuovi medici anche con procedure straordina­rie di riconoscim­ento dei titoli all’estero e di reclutamen­to di specializz­andi, magari dopo la valutazion­e sull’idoneità, in tempi rapidissim­i, da parte di una commission­e speciale. E vanno ascoltati anche suggerimen­ti di figure autorevoli come Luca Ricolfi, che chiede lo screening generalizz­ato della popolazion­e e un commissari­o straordina­rio che abbia il più possibile a che fare con il tipo di emergenza che stiamo affrontand­o».

E misure economiche?

«Serve un grande piano europeo, che permetta di sforare il rapporto deficit/pil,

che renda utilizzabi­li i fondi europei non spesi. E poi la sospension­e dei mutui per famiglie e aziende delle zone colpite, la cassa integrazio­ne estesa al settore del turismo, un taglio delle tasse generalizz­ato, l’abolizione di norme che creano ostacoli inutili all’economia, dalle fatture elettronic­he alla tracciabil­ità del contante. La crisi minaccia di essere gravissima, servono meno vincoli al lavoro in questa fase devono essere reinseriti i voucher per aiutare le imprese a fronteggia­re l’assenza di organico — serve un’azione straordina­ria».

Sono le condizioni per sostenere il governo?

«Sosterremo le misure se convincent­i. Mai il governo».

È un no a una ipotesi di governo di unità nazionale?

«È un no. Conte è impresenta­bile, ma non c’è bisogno di allearsi con Di Maio e Zingaretti per affrontare il coronaviru­s. Per dare il nostro contributo non abbiamo bisogno di fare i ministri, ci basta che qualcuno ci ascolti. Poi se c’è un governo meno scarso di questo, o un premier meno scarso, meglio».

 Dico no all’esecutivo di unità nazionale Conte è impresenta­bile e il ministro Speranza è l’unico a comportars­i in modo istituzion­ale

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 ??  ?? A Roma Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, 33 anni, con l’ambasciato­re francese in Italia Christian Masset, 63, e il maestro pizzaiolo Gino Sorbillo, 45
A Roma Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, 33 anni, con l’ambasciato­re francese in Italia Christian Masset, 63, e il maestro pizzaiolo Gino Sorbillo, 45

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