Corriere della Sera

Più contagiati, ma è record di guariti

Ieri 587 nuovi casi. Ora però 276 hanno vinto il virus Positivi la sindaca di Piacenza e due assessori emiliani A Bergamo si ammala la dg dell’ospedale

- Rinaldo Frignani

ROMA Centosedic­i malati di coronaviru­s guariti. Un record nella breve storia dell’infezione che ha investito l’italia. Il primo. Complessiv­amente le persone fuori pericolo e dimesse sono adesso 276. Ma c’è stato anche un sensibile aumento giornalier­o di contagiati: 587. Il doppio volto dell’epidemia che ieri ha fatto toccare quota 3.089 di casi totali dall’inizio dell’emergenza. E non sono passate nemmeno due settimane dai primi contagi in Lombardia. Anche i decessi hanno purtroppo raggiunto un primato. Sono più di cento, 107 per la precisione, rispetto ai 79 di martedì. Con l’organizzio­ne mondiale della sanità che certifica come il coronaviru­s abbia una mortalità tripla rispetto alle influenze stagionali: 3,4% contro 1%.

Fino a ieri il Covid-19 ha causato in tutto il mondo più di 95 mila contagi e oltre 3.200 morti, ma ci sono state però anche quasi 51 mila guarigioni. Gli Stati Uniti hanno cominciato adesso a farci i conti: 130 casi e undici decessi in pochi giorni, la California ha dichiarato lo stato di emergenza. La Francia è passata al «secondo stadio», annullati la mezza maratona di Parigi e il Salone dell’agricoltur­a. In Germania 262 casi.

Tornando allo scenario nazionale, in Lombardia si è quasi arrivati a 1.500 casi di contagio, mentre l’emilia-romagna ha superato il Veneto (516 positivi contro 345). Nel Lazio sono 27, con diciotto ricoverati allo Spallanzan­i di Roma, tre dei quali in terapia intensiva. Il ministro dell’interno Luciana Lamorgese afferma da Bruxelles che «in Italia non ci sono problemi di ordine pubblico, sono state prese tutte le misure ritenute necessarie in questo momento». Fra i nuovi pazienti affetti da coronaviru­s ci sono il direttore generale dell’ospedale «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo — in prima linea nella lotta al coronaviru­s — Maria Beatrice Stasi, due assessori regionali dell’emilia-romagna (Raffaele Donini e Barbara Lori) e la sindaca di Piacenza Patrizia Barbieri. Al porto di Genova è scoppiato il caso del traghetto Gnv Rapsody, che il 27 febbraio scorso aveva sbarcato a Tunisi un passeggero risultato positivo ed era poi tornato indietro: 65 marittimi, alcuni dei quali si erano già imbarcati su un altro traghetto — lo Splendid — sono stati posti in quarantena. Presidio sotto le navi da parte dei sindacati dei portuali.

Ma la sorveglian­za sanitaria comincia a stare stretta a più di qualcuno: in Veneto un uomo è evaso dalla zona rossa di Vo’ Euganeo per andare a sciare in Trentino, dove si è rotto un femore, mentre un gruppo di turisti italiani è evaso dalla quarantena in Mauritania e per questo sono stati espulsi dal Paese.

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