Corriere della Sera

«VIRALE», «CONTAGIO» LA MALATTIA RESTITUISC­E IL SENSO ALLE PAROLE

- di Giuseppe Antonelli

Ci siamo crogiolati tanto a lungo nella convinzion­e che la vera realtà fosse quella virtuale da perdere di vista il senso delle parole. Leggevamo una cosa e ne vedevamo un’altra: astratta, impalpabil­e, estranea alla sfera dei sensi. Tutti sognavano di essere «virali». Gli stessi «virus», d’altra parte, sembravano riguardare i nostri computer molto più di noi. La «virulenza» che temevamo era quella dei discorsi, degli insulti veicolati dalla rete, e «contagiosi» erano gli slogan: i tormentoni, così detti anche se alla fine non hanno mai fatto male a nessuno. Ora, invece, queste parole ci fanno paura. Perché hanno ripreso di colpo tutta la loro concretezz­a, proprio quella che avevamo tentato di rimuovere in una grande metafora.

Ma in questi frangenti i trucchi retorici non funzionano. Ne sa qualcosa il povero Don Ferrante, morto di peste nonostante i suoi sillogismi: «In rerum natura, – diceva – non ci son che due generi di cose: sostanze e accidenti; e se io provo che il contagio non può esser né l’uno né l’altro, avrò provato che non esiste». La malattia smaschera ogni tentativo di disincarna­re le parole. Ecco, allora, che il contagio torna etimologic­amente a trovare un senso nel tatto, in quella paura di toccare ed essere toccati che risale al verbo latino tangere: quello, appunto, del «Noli me tangere». La paura si fa tangibile, potremmo dire: ritorna di pertinenza del corpo e dei suoi cattivi umori (muco, saliva, lacrime) che in questi giorni ci tengono attentamen­te a distanza di due metri gli uni dagli altri. Umori di cui un tempo faceva parte anche il virus: originaria­mente riferito a un succo velenoso prodotto dalle piante o dagli animali. Parola che oggi si è fatta di nuovo spaventosa, e infatti in procinto di essere nuovamente tabuizzata. Depotenzia­ta nella mimetizzaz­ione di sigle apparentem­ente neutre, come quel Covid («Co-rona Vi-rus D-isease») che sembra dissolvere la malattia nella sintesi di un hashtag.

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