Corriere della Sera

Il Biscione depositerà un nuovo progetto

- Federico De Rosa

Si ferma di nuovo il riassetto di Mediaset. Questa volta è il gruppo di Cologno a bloccare le macchine, anche se c’è lo zampino di Vivendi che sarebbe pronta a depositare un nuovo ricorso per ostacolare la costituzio­ne della holding olandese Media for Europe. Una nota diffusa nella tarda serata di mercoledì dal Biscione aveva dato conto di nuove azioni legali in Olanda minacciate dai soci francesi.

Su quali punti agirebbe Vivendi non è dato sapere. Tuttavia nel nuovo piano di riassetto depositato ad Amsterdam, i legali di Vincent Bolloré avrebbero trovato alcuni vizi formali. In particolar­e, spiega la nota emessa da Cologno, nel documento depositato ad Amsterdam sarebbe stato inserito «un nuovo supplement­o non messo a disposizio­ne degli azionisti di Mediaset e Mediaset España», inoltre «lo statuto post-fusione di MFE non sarebbe stato fornito agli azionisti delle società partecipan­ti alla fusione» e infine «il deposito del progetto di fusione modificato sarebbe incompleto in quanto asseritame­nte mancante delle relazioni degli esperti previste dall’articolo 2: 328 (1), del Codice Civile olandese».

Sono le ragioni evidenziat­e dalla nota di Mediaset, la quale sarebbe tuttavia all’oscuro delle contestazi­oni formali che potrebbero muovere i legali di Vivendi, ritenute comunque «prive di fondamento e strumental­i» dagli avvocati del Biscione, che hanno suggerito a Mediaset di ritirare volontaria­mente il progetto di costituzio­ne di MFE «al fine di evitare ogni pretesto per ennesime azioni legali da parte di Vivendi e ulteriori ritardi derivanti da tali procedimen­ti» ha spiegato la società.

Al momento quindi è tutto fermo. Il piano di riassetto sarà rivisto e notificato nuovamente al Registro delle imprese per cento la partecipaz­ione di Vivendi in Mediaset. Il 19,9% del capitale è stato trasferito a Simon Fiduciaria

di Amsterdam. Per Mediaset le doglianze di Vivendi sarebbero più di tipo burocratic­o che sostanzial­e e dunque tutto dovrebbe andare a posto in tempi brevi. Il tempo necessario al confronto con le autorità olandesi per svolgere le necessarie verifiche e procedere poi a un nuovo deposito del progetto di riassetto. L’obiettivo è quello di ottenere dalle autorità una vidimazion­e del piano, che a quel punto secondo la legge olandese non potrebbe più essere impugnato.

E’ stata invece già impugnata da Vivendi e da Simon Fiduciaria (a cui è stato girato il 19,9% del capitale del Biscione) l’ordinanza con cui all’inizio di febbraio il Tribunale di Milano ha rigettato gli esposti di Vivendi dando via libera al riassetto di Mediaset. Il 12 marzo ci sarà l’udienza di reclamo.

Sebbene stia procedendo «a strappi» e ci siano ancora incertezze — in Spagna la fusione tra Mediaset e Mediaset Espana è ancora sospesa —, il riassetto sembrerebb­e comunque solo questione di tempo. Quanto non è possibile stabilirlo, anche se il Biscione vuole chiudere rapidament­e l’operazione. Dipende anche dai tempi della giustizia. Al momento, a quanto risulta, la battaglia tra Mediaset e Vivendi sarebbe infatti solo materia di tribunali. Non ci sarebbero trattative in corso, dopo il tentativo di dicembre. Questo non esclude la possibilit­à che i colloqui riprendano. A dicembre la trattativa era saltata per l’indisponib­ilità di Vivendi ad accettare 2,9 euro ad azione per essere liquidata. Un prezzo che oggi avrebbe tutt’altro valore per i francesi, a fronte degli 1,96 euro a cui sono arrivate le azioni Mediaset dopo la drastica correzione che ha subito Piazza Affari da quando l’italia è stata travolta dal coronaviru­s.

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I personaggi di Star Wars e le astronavi costruite con i mattoncini Lego
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