Zidane, Sarri, Setien
meglio e deve fare meglio».
È curioso che da Madrid — a pochi giorni dalla vittoria sul Barcellona e dal ritorno in vetta del Real — si parli dell’ennesimo screzio tra Zidane e il presidente Perez. Con Pochettino pronto a sostituire il tecnico delle tre Champions di fila, rimasto orfano di Ronaldo come tutti al Bernabeu: per la stampa spagnola Zizou, da sempre un pallino di Andrea Agnelli, potrebbe tornare in pista proprio a Torino, se il progetto Sarri dovesse malamente naufragare.
È presto per le grandi manovre, ma non troppo. Anche perché il rapporto tra allenatore e squadra — soprattutto quando i giocatori sono aziende — spesso è una questione di pelle: per informazioni chiedere a Quique Setien, arrivato 61enne al Barcellona, la sua prima grande panchina, il 13 gennaio. Da allora sono arrivate tre sconfitte e il pareggio striminzito di Napoli: la crisi societaria non aiuta, le difficoltà degli acquisti principali come De Jong, nemmeno. Per non sbagliare, il c.t. dell’olanda Koeman ci ha tenuto a confermare che prima di Setien, il Barça ci aveva provato con lui. Che naturalmente dopo l’europeo sarà libero di sfidare Xavi per un posto al Camp Nou. Bene, ma da qui a fine maggio che si fa? Puntare tutto su Messi (e su Ronaldo) non basta più.
Frenata Reds Jurgen Klopp, 52 anni, parla con i suoi giocatori durante la partita persa col Chelsea in FA Cup:
3 k.o. nelle ultime 4 gare
(Epa)