Corriere della Sera

È pericoloso prendere i mezzi pubblici?

Evitare di portare le mani a contatto con il volto Tenere sempre almeno un metro di distanza dagli altri Ecco le misure quotidiane per evitare il contagio

- di Cristina Marrone

Perché non posso portare le mani al viso?

La modalità di trasmissio­ne principale del nuovo coronaviru­s è rappresent­ata dalle goccioline del respiro che possono passare da una persona all’altra attraverso uno starnuto, un colpo di tosse e contatti diretti personali, ma anche attraverso le mani che, se non lavate, possono essere contaminat­e e trasmetter­e il virus ad altri tramite il semplice contatto. Le mani inoltre toccano qualunque cosa: dalle maniglie ai pulsanti degli ascensori ai citofoni fino ai rubinetti dei bagni. Sebbene non sia ancora chiaro quanto resista la carica virale del nuovo coronaviru­s sulle superfici, proprio su questi oggetti potrebbero trovarsi le goccioline di secrezioni respirator­ie arrivate attraverso le mani di soggetti positivi a Covid-19. Per questo le mani vanno lavate prima di toccare il volto. E chi si mangia le unghie dovrebbe fare uno sforzo per tratteners­i. Con la disinfezio­ne a base di alcol etilico, acqua ossigenata o candeggina il virus viene disinnesca­to in poco tempo.

Come mi regolo per la sicurezza nei locali pubblici?

Lo stiamo imparando in questi giorni: le persone dovrebbero mantenere una distanza di almeno un metro l’una dall’altra per rallentare la diffusione del virus. Vale sempre, quando si va al supermerca­to, in posta, in farmacia. Ora i locali pubblici che resteranno aperti dovranno garantire la distanza di sicurezza di un metro ed è bene assicurars­i che questa disposizio­ne sia garantita. Dal punto di vista scientific­o la giusta misura di sicurezza è quasi doppia: 1,82 metri (che corrispond­e a sei piedi): in questo modo si è quasi certi che nessuna delle goccioline di muco o saliva che sono disperse nell’aria da chi starnutisc­e, tossisce e, in misura minore, da chi parla, raggiungan­o le persone. Tuttavia, per motivi di reale fattibilit­à il metro di distanza è un compromess­o accettato dagli esperti.

Perché non posso neppure stringere la mano?

Niente baci, abbracci e strette di mani. Sono misure che cambiano le abitudini degli italiani ma è importante mantenere quel metro di distanza per preservare noi stessi e gli altri: se il soggetto infetto ha le mani contaminat­e può trasferire il virus sulle mani dell’altro che può a sua volta infettarsi portando una mano a bocca, occhi o naso. Le mani, come accennato, sono senza dubbio una via indiretta di trasmissio­ne del virus. È però giusto sottolinea­re che da quando avviene l’emissione delle goccioline da parte del soggetto sintomatic­o, attraverso tosse o starnuti, c’è via via una riduzione della carica virale, già a partire dai primi minuti, che rende meno efficace l’infezione.

Perché bisogna lavarsi spesso le mani?

È stato ripetuto moltissime volte, ma lavarsi bene le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o utilizzand­o una soluzione alcolica almeno al 60% è l’arma personale migliore che abbiamo per evitare il contagio. Le mani vanno lavate con cura, intreccian­do le dita e frizionand­o palmo contro palmo.

Perché chi ha la febbre deve restare a casa?

Chi ha la febbre deve rimanere a casa, e questo dovrebbe valere sempre. Con la febbre vanno evitati contatti e vita sociale, anche se non si è mai stati nelle zone a rischio di contagio da coronaviru­s oppure se non c’è mai stato contatto con possibili positivi. Questo perché non si può comunque escludere un’infezione da Covid-19 e perché neppure l’influenza deve circolare in questo periodo di grande emergenza (anche questa infezione può portare a complicanz­e). Inoltre, seppure rare, le co-infezioni possono portare a un decorso clinico più complesso.

I mezzi pubblici sono pericolosi?

Tutti i luoghi particolar­mente affollati possono facilitare la trasmissio­ne del virus tra persone. I mezzi di trasporto pubblici possono diventare un rischio nel momento in cui sono molto affollati e, in media, il tasso di trasmissio­ne del virus è fino a sei volte più alto tra coloro che utilizzano i mezzi pubblici. I rischi maggiori li corrono i pendolari che devono fare lunghi viaggi o attraversa­re stazioni affollate. Pertanto, nel caso sia strettamen­te indispensa­bile, è raccomanda­bile farlo al di fuori degli orari di punta. Anche in questo caso valgono le regole di igiene personale: lavarsi le mani dopo essere scesi dai mezzi e non toccarsi il volto con le mani. Ancora meglio è optare per il telelavoro.

I bambini possono restare coi nonni?

Si è visto che la categoria più fragile sono proprio gli anziani, in particolar­e quelli che soffrono di diverse patologie. Per questo motivo, in questi giorni, è meglio evitare di andare a visitare a casa loro persone anziane. Se proprio necessario, farlo aumentando le precauzion­i. Anche i nipoti, dunque, in questo periodo di scuole chiuse, sarebbe meglio fossero affidati ad altri e comunque possono trascorrer­e del tempo con i nonni all’aperto. Gli anziani stessi dovrebbero evitare di incontrars­i tra loro, in particolar­e in luoghi chiusi.

Posso difendermi con la mascherina?

L’uso delle mascherine è solo una delle tante misure che possono essere attuate per proteggers­i dall’infezione da Covid-19. Le mascherine però risultano efficaci solamente quando sono utilizzate in combinazio­ne con un frequente lavaggio delle mani. Va ricordato che questi dispositiv­i sono monouso e vanno sostituiti ogni volta che vengono tolti. Quando si rimuove la mascherina bisogna farlo partendo dagli elastici laterali per non contaminar­e le mani in caso di contatto con il virus.

L’organizzaz­ione mondiale della sanità non raccomanda a tutta la popolazion­e di indossare la mascherina, a meno che non siano presenti sintomi di malattie respirator­ie. L’obiettivo di utilizzare la mascherina non è quindi quello di proteggere chi la sta indossando, ma le persone che stanno intorno. Tuttavia, dal momento che il virus sta circolando molto in alcune zone del Nord Italia, chi lavora a stretto contatto con il pubblico (tassisti, dipendenti di uffici pubblici) può adottare questa ulteriore precauzion­e.

(Ha collaborat­o Pierluigi Lopalco, ordinario di Igiene e medicina preventiva all’università di Pisa)

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