Trump ferma da oggi i viaggi in Europa (e una foto lo spaventa)
Sabato scorso ha incontrato nel resort di Mar-alago il portavoce di Bolsonaro, ora positivo. «Non è preoccupato». Le misure decise dagli Usa
● Felipe VI e Letizia Ortiz La coppia dei reali di Spagna si sottoporrà volontariamente al tampone in questi giorni ministra junior per la Salute del Regno Unito, è positiva. Ha avuto contatti con Johnson
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«Per il momento non è necessario che il presidente e il vice presidente si sottopongano al test del coronavirus», si legge nella nota ufficiale della Casa Bianca a proposito delle inquietanti notizie in arrivo dal Brasile. Fabio Wajngarten, portavoce del presidente Jair Bolsonaro, è risultato positivo a un primo controllo per il Covid-19. Faceva parte della delegazione ospitata sabato 7 marzo da Donald Trump nel resort di Mar-a-lago. Wajngarten ha postato su Instagram una foto in cui compare, spalla a spalla, con il presidente americano e poco distante dal vice presidente Mike Pence. Alla cena a Mar-a-lago erano presenti anche Ivanka Trump e il marito Jared Kushner. Il comunicato della «Press Secretary» Stephanie Grisham, insiste sul fatto che né Donald Trump né Pence «abbiano avuto contatti prolungati» con il funzionario brasiliano. Nessuno dei due «presenta sintomi» e quindi, niente tampone e niente quarantena. La conclusione di Grisham, però, è aperta a ogni sviluppo: «Stiamo monitorando la situazione da vicino». «Non sono preoccupato, vedremo che cosa succede», ha commentato Trump.
Intanto la diffusione del virus accelera e tocca 44 Stati, più il Distretto di Washington. I casi di contagio sono 1.302, i morti 38. Ma è un bollettino largamente provvisorio. Lo ammette anche Pence: «Ci saranno altre migliaia di infetti». Potranno diventare milioni? Gli è stato chiesto. «Lascio agli esperti fare queste stime», ha risposto il numero due dell’amministrazione. Robert Redfield, direttore del Cdc, l’autorità sanitaria federale, ha fatto sapere al Congresso che nelle settimane scorse alcuni americani deceduti per l’influenza comune, erano stati in realtà colpiti dal Covid-19.
Stanotte, alle 23.59 ora della Costa Est (New York, Washington, Miami eccetera) entra in vigore e durerà per 30 giorni, il bando annunciato mercoledì sera da Trump. Sarà vietato l’accesso al territorio americano ai viaggiatori in arrivo dai 26 Paesi che fanno parte dell’area Schengen. Vale la pena elencarli, perché non coincidono con i 27 Stati dell’unione Europea. Ecco la lista: Austria, Belgio, Danimarca,
Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria.
Il divieto è esteso anche a cittadini che partono da altri Stati, ma che negli ultimi 14 giorni sono transitati dalla zona Schengen.
Concesse poche eccezioni per diplomatici e funzionari pubblici. Potranno rientrare anche i cittadini europei che hanno la residenza permanente negli Usa e, naturalmente, gli americani in visita nel Vecchio Continente. Tutti dovranno sottoporsi alle due settimane di quarantena.
Nessuna limitazione, invece, per il Regno Unito e per i quattro Paesi Ue non ancora integrati nel sistema di libera circolazione: Croazia, Cipro, Romania e Bulgaria.
I vincoli non toccano in alcun modo le merci. Non cambia nulla, dunque, per l’interscambio commerciale transatlantico.