Gruppo tessile inizia a produrre mascherine
Una produzione di 75 mila mascherine al giorno, 600 mila nella prima fase. Le produrrà il Gruppo Miroglio, azienda d’abbigliamento di Alba, per la Protezione civile tramite l’unità di crisi della Regione Piemonte. Si tratta di mascherine chirurgiche in cotone ed elastan, trattate con prodotti idrorepellenti e che si possono lavare e riutilizzare per una decina di volte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA divisa, Conte e Renzi in cagnesco, quando il ministro Speranza è venuto al Nord è stato sospettato di intelligenza col nemico. Però...».
Però?
«Però poi Conte ha saputo giocarsela bene. Si è intestato le misure più complicate, ci ha messo la faccia nel messaggio alla nazione, ha raggiunto l’intesa con le parti sociali. Devo dire che l’estendere a tutta Italia le misure della Lombardia è stato coraggioso, come coraggiosa è stata la scelta di non chiudere le fabbriche. Infatti, il consenso del governo ha superato il 60%».
Anche Matteo Salvini prima del #chiuderetutto diceva cose un po’ diverse. O no?
«Ma all’inizio questa emergenza, proprio perché mai accaduta, era difficile da gestire. La politica all’inizio si è mossa di posizione. Poi però tutti hanno compreso».
Quale è la misura del governo che più ha apprezzato?
«L’estensione della cassa integrazione in deroga per tutte le aziende. Ho un interesse privato, l’avevo introdotta io nel 2004. Prima, la cig si applicava soltanto alle aziende con oltre 15 dipendenti. Ma ci sono casi in cui si deve derogare. Il fatto che quella intuizione resti valida è per me un motivo di orgoglio. “Aiuto” non è una brutta parola».
Chi lo dice che è brutta?
«Beh, l’unione europea. Dire aiuto di Stato sembra brutto. Se mai ci sarà un senso in tutto questo è se si riscoprirà il senso di quella parola».