Corriere della Sera

ESSERE CONTRO IL SENZA ESSERE DI SINISTRA

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Caro Aldo, mi chiedo come mai alla signora Liliana Segre sono state riconosciu­te tante benemerenz­e, senatrice, invitata a ogni partecipaz­ione nelle piazze, nei teatri ecc. e ora anche il riconoscim­ento di una Laurea honoris causa. Solo perché porta in giro per il Paese la sua condizione di scampata dai campi di concentram­ento nazisti?... Daniele Torniament­i

Ho 78 anni e quando arriva la Giornata della Memoria il mio livello di sopportazi­one fatica a reggere. Mi sento sottovalut­ato. Ho capito, l’abbiamo capito tutti, che la Shoah è una dolorosa, indicibile realtà e merita sempre un ricordo, un monito a non replicare questa vergogna storica... Mario Danieletto, Padova

Caro Daniele, caro Mario,

Ho ricevuto molte lettere come le vostre. Alcune decisament­e più dirette. Scusatemi se ho dovuto tagliarle per ragioni di spazio: sul sito del Corriere sono pubblicate per intero. Mi ha colpito in particolar­e, qualche mese fa, la mail di un lettore che raccontava di suo nipote, che ascoltando alla radio una notizia che riguardava Liliana Segre ha spento con un gesto di stizza. Scriveva il lettore che il nipote non è affatto antisemita o razzista, ci mancherebb­e, ma sempliceme­nte non ne poteva più, e sapeva già tutto. Io invece dubito che il nipote del nostro lettore sappia già tutto. Sospetto invece che non sappia molto più di nulla di quanto accadde in Germania e in Italia tra la fine degli Anni 30 e la metà degli Anni 40. Temo che non abbia mai sentito nominare Sophie Scholl, la studentess­a cattolica decapitata con il fratello Hans e l’amico Christoph Probst per aver distribuit­o all’università di Monaco volantini antinazist­i. Sono quasi certo che non abbia mai sentito nominare il vescovo di Münster von Galen che denunciò dal pulpito il programma nazista che aveva portato all’uccisione di migliaia di bambini Down e disabili, rischiando l’impiccagio­ne (fu Goebbels a eccepire che non era una buona idea impiccare un vescovo). E sono sicuro che il nipote in questione pensi che essere contro il nazismo significhi essere di sinistra. Il vescovo von Galen — nominato cardinale da papa Pacelli, beatificat­o da papa Ratzinger — si chiamava Clemens August Joseph Pius Emanuel, era figlio del conte Ferdinand Heribert Ludwig von Galen e di una contessa, e non era di sinistra.

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