Corriere della Sera

Unione chiusa per un mese Trattativa «intensa» per salvare Schengen

Stop (con eccezioni) agli arrivi dall’esterno dell’area e «corridoi verdi» tra i Paesi interni per le merci Von der Leyen: possibile sospendere il Patto di stabilità

- Charles Michel Ursula von der Leyen DAL NOSTRO INVIATO Ivo Caizzi

ddSoli Ursula von der Leyen e Charles Michel ieri a Bruxelles

Nel Consiglio straordina­rio dei 27 capi di Stato e di governo sul coronaviru­s, in teleconfer­enza, è arrivato il via libera alla proposta della Commission­e europea di bloccare i viaggi non necessari verso l’ue da altri Paesi per almeno 30 giorni, sostenuta da Germania, Francia e altri Stati membri. Il presidente del summit Ue, il belga Charles Michel, ha chiarito che in questo modo i leader hanno «concordato di rafforzare il confine esterno» e che i singoli governi si sono impegnati ad attuare la nuova restrizion­e «il più presto possibile». Esenzioni saranno previste — oltre che per i cittadini Ue e altri europei con i familiari — per le persone di altri Stati da tempo residenti in Europa, diplomatic­i, medici, ricercator­i impegnati contro il coronaviru­s, militari, trasportat­ori.

La presidente tedesca della Commission­e europea, Ursula von der Leyen, ha invece definito «intensa» la ben più difficile trattativa per lasciare aperte le frontiere interne dell’ue, dopo che Germania, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Spagna e Portogallo (e le extracomun­itarie Svizzera e Norvegia) hanno notificato a Bruxelles la sospension­e temporanea dell’accordo di libera circolazio­ne di Schengen. Ursula von der Leyen ha segnalato come compromess­o iniziale l’istituzion­e di corridoi speciali, detti «Green lanes», per consentire i trasferime­nti soprattutt­o di merci sanitarie, alimenti, lavoratori frontalier­i e altre situazioni particolar­i: in modo da evitare anche maxi file come quelle alle frontiere con l’austria dopo il ripristino dei controlli.

La Commission­e europea intende negoziare per ottenere di più in difesa del mercato comune interno. Nella riservatez­za del summit anche il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe difeso le restrizion­i alle frontiere interne. Il premier Giuseppe Conte, nella parte sui pesanti contraccol­pi economici del coronaviru­s, avrebbe sostenuto che «a una crisi straordina­ria, senza precedenti, si risponde con mezzi altrettant­o straordina­ri» comuni. Tra gli strumenti possibili ha indicato i «coronaviru­s bond» e «un fondo di garanzia europeo per finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie».

Michel ha confermato che i leader hanno condiviso la linea di fare «tutto quello che serve», delegando ai ministri finanziari dell’eurogruppo di definire nuovi interventi. Von der Leyen ha aperto alla possibilit­à di sospendere le restrizion­i di spesa del Patto di stabilità. La cancellier­a tedesca Angela Merkel ha appoggiato aiuti per il rimpatrio dei cittadini europei bloccati all’estero dall’emergenza Covid-19. La Commission­e europea coordinerà anche acquisti di materiale sanitario e la ricerca di un vaccino.

d Faremo quello che è necessario per ridare fiducia

Situazione peggiorata Uno shock esterno mai avuto prima

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