Corriere della Sera

Banche: aperto il web, sportelli ridotti In Borsa stop alle vendite allo scoperto

I sindacati all’abi: chiudere nelle zone più colpite, intesa sulla sicurezza. Proteste ad Amazon. Fincantier­i mette tutti in ferie. Mercati, divieto Consob per tre mesi

- Di Fabrizio Massaro e Fabio Savelli

Stretta della Consob sulle contrattaz­ioni di Borsa, un settore cruciale per la tenuta delle imprese e dell’economia, a causa delle fortissime vendite speculativ­e allo scoperto che hanno dimezzato le capitalizz­azioni a Piazza Affari. Ieri sera l’autorità ha disposto da oggi, per tre mesi, il divieto di vendita allo scoperto per tutti i titoli e ridotto per 48 società la soglia di possesso azionario: bisognerà comunicare l’ingresso nel capitale una volta superata l’1% per le grandi società o il 3%, se si tratta di pmi. Sono provvedime­nti, dice l’autorità guidata da Paolo Savona, «volti a contenere la volatilità dei mercati finanziari e a rafforzare la trasparenz­a delle partecipaz­ioni nelle società italiane».

Anche il mondo del credito è in tensione, dato che le banche rientrano tra i settori tenuti aperti dal governo per non bloccare completame­nte l’economia. Sospendere le filiali bancarie per 15 giorni «in tutta Italia» per «contribuir­e in via incisiva al controllo della diffusione del Coronaviru­s» è la richiesta unitaria dei sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin all’abi, con la quale pure lunedì notte è stato sottoscrit­to un protocollo per la protezione dei dipendenti. Il protocollo prevede la limitazion­e dell’attività di sportello alla sola assistenza alla clientela, mentre si farà solo nei canali remoti (bancomat, web, smartphone o al telefono) l’attività commercial­e.

Questa mattina alle 10 l’abi riunisce in video conferenza l’esecutivo e dovrebbe dare una risposta alle richieste dei sindacati, anche se per chiudere le banche serve una norma. Tuttavia i due dipendenti delle Poste morti in Veneto fanno paura. «Chiediamo quantomeno di chiudere nelle province più esposte, a Milano, Bergamo, Brescia, Piacenza e Cremona», dice Lando Sileoni, leader della Fabi.

Al summit dei banchieri parteciper­à il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri. E sarà l’occasione non solo per discutere della operativit­à delle filiali ma anche di come le banche possono contribuir­e a tenere in piedi il sistema economico con la concession­e delle garanzie, nonché dell’apertura della Commission­e Ue agli aiuti di Stato alle imprese e alle stesse banche qualora fossero in difficoltà.

Ma non è solo il fronte delle banche a chiedere più tutele. Ieri c’è stato uno sciopero spontaneo ad Amazon a Castel San Giovanni (Piacenza) dove lavorano duemila addetti, perché i picchi comportano troppi assembrame­nti tra le persone e soprattutt­o mancano le mascherine per gli addetti, lamenta Fisascat Cisl. C’è un ricorso importante a contratti interinali per l’aumento delle richieste di consegne.

Anche in Fincantier­i c’è conflittua­lità. Gli impianti si sono fermati, i vertici hanno messo tutti in ferie obbligate. Francesca Re David, leader Fiom Cgil, rileva che il metodo sia contrario al contratto dei metalmecca­nici e anche al protocollo governo-parti sociali. Nella grande distribuzi­one ci sono richieste di chiusure notturne e di riposi domenicali. Sono migliaia le lettere di malattie che arrivano alle aziende, che stanno compensand­o con l’uso dei contratti in somministr­azione e con una forte diminuzion­e della produzione.

Tensioni

● A pochi giorni dalla firma del protocollo tra governo e parti sociali che ha individuat­o alcune linee guida per tutelare la salute dei lavoratori, non mancano le tensioni

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