Da Berlusconi a Barilla, la gara di solidarietà
Una donazione di 10 milioni indirizzata alla Lombardia, stremata per l’emergenza sanitaria. È la cifra messa a disposizione dal presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi che a titolo personale ha scelto di aiutare le strutture sanitarie sotto pressione. Sarà cruciale per la realizzazione del reparto di terapia intensiva alla Fiera di Milano voluto dal governatore della Lombardia Fontana. Ma sarà indirizzata anche verso altre strutture. E sono molte le imprese italiane, tante di matrice familiare, che si sono mosse per sostenere ospedali, medici e tecnici. Tra gli annunci di ieri, la donazione di 10 milioni di
Moncler per l’ospedale in Fiera. Il patron, Remo Ruffini, ha dato voce al sentire comune: «Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario». Nel mondo della moda si erano già fatti avanti Giorgio Armani con 1 milione e 550 mila euro mentre Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, amministratori delegati, e il presidente Carlo Mazzi, hanno donato due postazioni di terapia intensiva. Anche Etro e Dolce&gabbana sono intervenuti. Con la stessa cifra si è fatta avanti la Lavazza di Torino, stavolta per la Regione Piemonte. Campari Group ha offerto un milione al Fatebenefratelli Sacco di Milano.
E Andrea Recordati, il ceo del gruppo farmaceutico Recordati e la moglie Anya, a titolo personale, hanno sostenuto con 700mila euro vari ospedali a Milano e Pavia. Ieri si è unita la Barilla oltre 2 milioni donati all’ospedale di Parma e altri enti emiliani. Al loro fianco, tra i tanti, anche il gruppo Falck (200 mila euro alla Protezione civile, per un totale di 600 mila euro a ospedali e centri di ricerca), Snam, Fondazione Vodafone e la famiglia Agnelli, che ha donato 10 milioni alla Protezione civile e alla Fondazione Specchio dei Tempi.