Corriere della Sera

Che salvano (tutti) i pedoni

- Monica Virgili

Le misure

● Per ridurre il numero di pedoni e ciclisti investiti dalle auto, le città scandinave hanno puntato sulla riduzione costante dei limiti di velocità

● Hanno poi introdotto pedaggi, cambiato il design delle strade con rotonde e corsie separate, infine hanno puntato sull’eliminazio­ne dei parcheggi in centro. Nel contempo sono stati potenziati mezzi pubblici e piste ciclabili strare le vittime degli incidenti stradali. In città il calo è costante dagli anni Novanta quando le vittime erano una trentina ogni 12 mesi. Nel 2019 ne sono state registrate tre: due motociclis­ti e un automobili­sta. Il merito anche qui è dei provvedime­nti simili a quelli di Oslo: riduzione costante del limite di velocità (30 km/h nelle aree residenzia­li e 40 km/h in centro), strade ridisegnat­e per i pedoni, più piste ciclabili e controlli sul traffico veicolare.

I benefici sono tanti. «Se le strade sono sicure, le persone escono di casa a piedi o in bici — ha detto Anni Sinnemäki, vicesindac­o di Helsinki— e questo riduce sia le emissioni sia il rumore, con un grande migliorame­nto della qualità della vita e della salute».

Nel 2018, per la Commission­e europea sono morte in tutto 25.100 persone (-160 del 2017) sulle strade del nostro Continente. Il 21 per cento erano pedoni, il 17 motociclis­ti e ciclomotor­isti, l’8 ciclisti. Se però si consideran­o solo gli incidenti in città, la quota vittime e feriti gravi fra pedoni, ciclisti e motociclis­ti schizza al 70 per cento.

La Commission­e, per avere fra i Paesi un metro di paragone attendibil­e sugli incidenti, considera il numero di vittime per milione di abitanti. Quello con il tasso più alto è la Romania (96 contro una media Ue di 49). L’italia è a quota 55 mentre i Paesi più virtuosi sono: Regno Unito (28), Danimarca (30), Irlanda e Olanda (31) , Svezia (32).

Le buone pratiche di sicurezza stradale del Nord Europa si vorrebbero applicare anche in Italia dove, nel 2018, sono morti 609 pedoni (62 solo a Roma) e 219 ciclisti.

«Permettere­bbero non solo di aumentare la sicurezza degli utenti deboli della strada — dice Luigi Altamura, referente Anci per le polizie locali e comandante della Municipale di Verona — ma anche di riqualific­are gli spazi urbani e di ripensare la mobilità sostenibil­e. Questa è una vera alternativ­a all’auto e così le città sarebbero più vivibili».

Salute

mesi soffrano del disturbo traumatico da stress. Un servizio spiega quali strumenti ci sono per trattarlo. Un lato positivo di questa situazione è invece quello di consentire di passare più tempo con i figli e aprire nuovi canali di comunicazi­one con loro: gioco e dialogo rafforzano la vicinanza emotiva e aiutano i piccoli a esprimere le loro paure. Due pagine sono dedicate alla percezione del rischio: non è facile essere lucidi nel valutarlo. È un fenomeno descritto col termine «euristica dell’affetto»: davanti a una situazione di pericolo le decisioni su come comportars­i vengono prese lasciando spazio alle emozioni. Il problema è acuto negli adolescent­i, propensi a comportame­nti pericolosi anche perché alcuni sistemi neurologic­i deputati all’autocontro­llo non sono ancora maturati.

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Pedoni Ciclisti
Sono quelli morti in Italia, secondo gli ultimi dati Sono quelli morti, nel 2018, in Italia a causa Aci-istat del 2018 (+1,5% rispetto al 2017) di incidenti stradali (-13,8% rispetto al 2017) Sulle strisce Una ragazza sulle strisce pedonali a Oslo: diverse capitali europee cercano di tutelare sempre più i pedoni dalle auto 29
Per cento
È la quota di pedoni e ciclisti sui 25 mila morti in Europa a causa di incidenti stradali nel 2018
609 219 Pedoni Ciclisti Sono quelli morti in Italia, secondo gli ultimi dati Sono quelli morti, nel 2018, in Italia a causa Aci-istat del 2018 (+1,5% rispetto al 2017) di incidenti stradali (-13,8% rispetto al 2017) Sulle strisce Una ragazza sulle strisce pedonali a Oslo: diverse capitali europee cercano di tutelare sempre più i pedoni dalle auto 29 Per cento È la quota di pedoni e ciclisti sui 25 mila morti in Europa a causa di incidenti stradali nel 2018
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