Limiti di velocità, pedaggi e corsie separate nelle strade Così Oslo e Helsinki hanno zero vittime. Anche tra i ciclisti
Il paradiso dei pedoni e dei ciclisti esiste: è Oslo. Nella capitale norvegese, lo scorso anno, nessuno dei 674 mila abitanti è stato travolto e ucciso. Un record ottenuto grazie a una lunga marcia in favore della sicurezza stradale. È iniziata 45 anni fa quando le vittime di incidenti, in tutto, erano 41. Nel 2019, invece, è stato uno: un automobilista che è uscito di strada e ha sbattuto contro una recinzione metallica.
Anno dopo anno, le varie amministrazioni comunali hanno emanato provvedimenti che sono andati dalla riduzione dei limiti di velocità a quella degli accessi in centro sino all’aumento dei pedaggi d’ingresso, all’eliminazione di oltre mille parcheggi in strada e all’aumento progressivo delle aree pedonali in tutti i quartieri. L’ultima «tappa» è arrivata l’anno scorso: nel centro (1,5 chilometri quadrati) possono ora circolare solo le auto dei disabili, delle forze dell’ordine, le ambulanze e, per due ore al mattino, i mezzi per le consegne a domicilio. Divieti scattati dopo aver realizzato piste ciclabili, sempre più estese e sicure, oltre a nuove linee di metro e tram che oggi costano meno per incentivare i cittadini a usare i mezzi pubblici.
Non è stato tutto rose e fiori. Anche in quella che è stata consacrata dalla Commissione Ue come la Capitale verde del 2019, il piano di eliminazione dei parcheggi ha incontrato la protesta dei commercianti del centro che paventavano una desertificazione. Invece, non è andata così: per il Comune, nello scorso autunno, c’è stata una crescita del 10 per cento dei pedoni. «Decenni fa era normale fumare nei locali — ha spiegato Hanna Elise Marcussen, vicesindaco di Oslo — ma oggi non lo è più. Presto ci sembrerà assurdo entrare in auto in città».
Un altro paradiso per pedoni è Helsinki: anche qui zero morti nel 2019. È la prima volta dal 1960, ovvero da quando la Finlandia ha iniziato a regidi