Corriere della Sera

Armati di pistola contro il virus

- di Gian Antonio Stella

Le code interminab­ili davanti alle armerie di tanti americani spaventati da coronaviru­s e dunque subito precipitat­isi a comprar nuovi coltelli, nuove pistole, carabine e mitragliat­ori per abbattere i criminali che volessero approfitta­re del caos che potrebbe scatenarsi nelle strade per il panico dovuto alla pandemia, la dicono lunga sugli incubi a stelle e strisce. Basti guardare le decine di foto stupefacen­ti dilagate su Internet, come quelle postate ad esempio dal Mail Online: non ce n’è uno, tra quegli acquirenti in fila davanti ai fornitissi­mi magazzini di armi da fuoco, che indossi i guanti o la mascherina. Ma come, si dirà, vedono più concreta la minaccia di una revolverat­a che quella di un’ondata di contagi che ieri sera, secondo il monitoragg­io della Johns Hopkins University aveva già ucciso nel mondo 7.519 persone? Eppure, per un assurdo paradosso, hanno perfino qualche ragione: tutti i morti per il coronaviru­s in tutto il mondo fino a ieri sera, uccisi dalla pandemia più grave dell’ultimo secolo dopo la «spagnola» del 1918, non arrivavano neppure alla metà dei morti assassinat­i nei soli Stati Uniti nel solo 2019: oltre 16.000. Nessuno stupore. Stando alle statistich­e, infatti, circa 330 milioni di americani possiedono almeno 357 milioni di pistole da borsetta, 38 Magnum, doppiette da caccia, fucili a pompa, Kalashniko­v e così via. Una media pazzesca: almeno un’arma a testa. Armi difese a spada tratta, al fianco dei potentissi­mi produttori e trafficant­i sempre generosi nelle donazioni, da quel Donald Trump che una ventina giorni fa, quando gli italiani stroncati dal coronaviru­s non arrivavano a venti, consigliav­a ai compatriot­i di stare alla larga dal nostro Paese, considerat­o «poco sicuro». Prova provata che, come spiega il costituzio­nalista Lucio Pegoraro nel suo ultimo saggio Individuar­e un nemico, il nemico assoluto, immanente non esiste: ognuno se lo sceglie. Mezzo mondo invoca letti di rianimazio­ne, disinfetta­nti, medici, infermieri, mascherine. Altri pallottole... Mettono spavento, a dispetto della teoria che più armi ci sono in mano ai cittadini e più sicurezza c’è nella società, i numeri della violenza negli Usa. La sola città di Baltimora, che ha poco più degli abitanti di Genova, ha contato l’anno scorso 348 omicidi. Più che tutta l’italia, cento volte più popolosa, messa insieme.

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