Corriere della Sera

A scuola dai dinosauri per gestire meglio l’ambiente

Il paleontolo­go: «Gli scossoni climatici che stiamo vivendo sono una sorta di sveglia globale»

- di Elena Papa

Icambiamen­ti climatici vengono spesso raccontati attraverso narrazioni negative e scenari da giorno del giudizio. Nel libro Extinction: Bad Genes o Bad Luck? il professore di paleontolo­gia statistica all’università di Chicago David Raup, si è chiesto se l’estinzione della specie avviene perché è scritto nella storia, per debolezza intrinseca o è grande sfortuna.

Visti come una sorta di catastrofe ed estinzione, i cambiament­i climatici in realtà sono una scommessa molto pericolosa, ci si può trovare dalla parte dei vincitori o da quella dei vinti, come è avvenuto per i dinosauri. E proprio questi vertebrati sono legati alle fasi di grandi cambiament­i in tutta la storia della loro esistenza sulla Terra.

«I dinosauri si originano subito dopo la più profonda estinzione di massa della storia, 252 milioni di anni fa, si diversific­ano dopo l’episodio Pluviale del Carnico, ma diventano dominanti nelle faune terrestri solo successiva­mente, circa 200 milioni di anni fa, quando si estinguono i loro principali competitor­i ecologici, i crurotarsi. Infine, 66 milioni di anni fa, anche i dinosauri cedono il passo ad altre faune. La loro estinzione, così come tutte le fasi della loro storia, è predetermi­nata dai cambiament­i climatici», spiega Massimo Bernardi, paleontolo­go del Museo delle Scienze di Trento (Muse).

Il clima della Terra è cambiato diverse volte nel corso della sua storia, negli ultimi 650.000 anni ci sono stati sette cicli di grandi glaciazion­i intervalla­ti da periodi caldi in cui i ghiacciai si ritiravano fino ad arrivare all’ultima Era Glaciale, quando è iniziato il ciclo climatico attuale.

Per millenni il clima è stato abbastanza stabile, ma già dalla metà del XIX secolo è iniziato il riscaldame­nto globale che ha assunto caratteris­tiche completame­nte diverse perché rapidissim­o.

«Il primo insegnamen­to che possiamo trarre dai dinosauri è che queste fasi di transizion­e possono essere anche delle opportunit­à — spiega Bernardi —. Trovarsi nel bel mezzo di un cambiament­o climatico è una roulette russa e il nostro atteggiame­nto dovrebbe essere quanto più prudenzial­e possibile. La fase di rapido cambiament­o che stiamo vivendo è lo scossone che ci avverte che rischiamo di finire dalla parte del dinosauro vinto cui cade “il meteorite in testa”. Ma la differenza è che noi siamo autocoscie­nti. Siamo alle porte della Sesta Estinzione di massa negli ultimi 500 milioni di anni, questa insieme agli scossoni climatici che stiamo vivendo sono una sorta di grande

“sveglia” globale che ci avvertono che qualcosa si può ancora fare se cambiamo atteggiame­nto e comportame­nti. E lo possiamo fare sulla scorta dell’insegnamen­to dei dinosauri che ne sono più volte usciti vincitori insegnando­ci che le grandi transizion­i non sono la fine di tutto».

Ci sono molte ragioni per ritenere che siamo a un punto critico. Un nodo cruciale in cui tutto dipende da noi: possiamo impegnarci a creare un futuro positivo cambiando il nostro modo di vivere, oppure sentirci senza potere e stare a guardare mentre avviene l’inevitabil­e tracollo del Pianeta per come lo conosciamo.

 ??  ?? Massimo Bernardi, 35 anni, dopo la laurea in Scienze naturali e un Master a Bristol, è paleontolo­go al Museo delle Scienze di Trento (Muse)
Massimo Bernardi, 35 anni, dopo la laurea in Scienze naturali e un Master a Bristol, è paleontolo­go al Museo delle Scienze di Trento (Muse)

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