Salta l’europeo Arrivederci al 2021
Rinviato di un anno per salvare la serie A e le altre leghe Si perdono 300 milioni Rispettate le Coppe
Mancini Avremmo vinto l’europeo quest’anno, vorrà dire che lo vinceremo nel 2021
Il nome resterà Euro 2020, ma si giocherà l’anno che verrà dall’11 giugno all’11 luglio 2021. Dopo aver spedito il calcio in quarantena, l’emergenza coronavirus costringe la Uefa a rinviare gli Europei. La decisione era attesa da giorni, l’ufficialità è arrivata ieri al termine di tre riunioni fiume con le 55 federazioni, le leghe e i club. Era l’unica strada praticabile per tentare di salvare campionati e coppe. Una decisione sofferta, ma come ricordato dal presidente dell’uefa, Aleksander Ceferin, «in questo momento il calcio deve dimostrare senso di responsabilità, unità, solidarietà e altruismo per affrontare un nemico invisibile e veloce. La salute di tifosi, giocatori e staff è l’assoluta priorità».
L’europeo resterà itinerante con 12 città coinvolte e, a meno di ripensamenti da parte di qualcuno, le sedi non cambieranno: l’esordio sarà a Roma, la finale a Londra. Lo slittamento di Euro 2020 «rappresenta un grande costo per la Uefa», ha sottolineato Ceferin, circa 300 milioni e la spesa sarà condivisa da tutti, tra mancati introiti e contributi vari.
Sono stati istituiti due gruppi di lavoro, uno per le emergenze economiche, l’altro focalizzato sui calendari.
Proprio la ripresa dell’attività resta la più grande incognita cui nessuno può dare una risposta. Si possono formulare ipotesi e ne sono state fatte ben sette, con diverse calendarizzazioni. La precedenza va, almeno a parole, ai campionati, nella realtà dei fatti a Champions e Europa League.
Restano nel limbo le Coppe nazionali, di fatto tralasciate.
Lo scenario più ottimistico è ripartire il 15 aprile, il più fosco prevede il riavvio il 15 giugno. Una finestra larghissima, poiché è impossibile schematizzare l’emergenza coronavirus. L’ipotesi privilegiata dalla serie A che è il torneo con più giornate da giocare, 13 compresi i recuperi, è ricominciare a porte chiuse il 25 aprile. Riprendere nel giorno della Festa della Liberazione sarebbe un gesto dal forte impatto simbolico, riuscire a farlo davvero sembra al momento utopia. Ripartire a inizio maggio (il 2, 9 o 16) permetterebbe comunque di finire campionati e coppe, traslocando la fi