Centrodestra contro il decreto Salvini: o cambia o non lo votiamo
Giorgia Meloni: «Non è il momento di speculare ma le cose vanno dette, servono molte correzioni» E Berlusconi parla di «provvedimento insufficiente»
bianco». Serve «riunire subito le Camere», serve «un anno fiscale “bianco”», serve «che la Bce immetta denaro, altro che Mes ed eurobond». E la minaccia: se «Conte non ci darà retta, ci faremo sentire».
La realtà è che, ammettono tutti, i contatti con il governo ci sono pure. Il premier e il ministro Roberto Gualtieri in questi giorni stanno chiamando i leader dell’opposizione, per informarli e per ringraziare della disponibilità e dei toni. Ma, raccontano, «il problema è che appaiono anche divisi fra loro, hanno un milione di problemi».
Lo sa bene la stessa Giorgia
Meloni, che adotta la via mediana: forte contestazione rispetto «all’impostazione stessa del decreto», ma senza sparare a zero: «Non è questo il momento di speculare, ma le cose vanno dette. Servono molte correzioni. Va rovesciato lo spirito del decreto: non si può solo sostenere chi perde il lavoro, ma l’imprenditore che vuole andare avanti senza ricorrere alla cassa integrazione, senza chiudere. Bisogna andare a una pace fiscale. Bisogna dare denaro liquido per permettere alle aziende di continuare a produrre. Perché se crolla il sistema produttivo, è il disastro. Bisogna togliere tutti i vincoli, alla circolazione di denaro, alle assunzioni, o sarà la desertificazione del sistema».
Chi ha sempre mostrato apertura è Berlusconi, da tempo in Provenza per tutelare la sua salute (non cambiano gli uomini della scorta e il personale domestico, per evitare il rischio contagio). Ma anche lui stavolta, in un’intervista al
Gli aiuti
A Roma i taxisti offrono alcuni servizi gratuiti per il personale sanitario
Giornale, alza la voce: «Il decreto è assolutamente insufficiente, non consentirà in alcun modo la sopravvivenza delle aziende e la salvaguardia dei posti di lavoro, né favorirà una successiva ripresa. Bisognerà fare molto di più. Deve essere modificato e migliorato in Parlamento perché possa avere il nostro appoggio». Serve «un bazooka economico, anche dell’europa», per dirla con Antonio Tajani.