Corriere della Sera

Centrodest­ra contro il decreto Salvini: o cambia o non lo votiamo

Giorgia Meloni: «Non è il momento di speculare ma le cose vanno dette, servono molte correzioni» E Berlusconi parla di «provvedime­nto insufficie­nte»

- (Ansa) Paola Di Caro

bianco». Serve «riunire subito le Camere», serve «un anno fiscale “bianco”», serve «che la Bce immetta denaro, altro che Mes ed eurobond». E la minaccia: se «Conte non ci darà retta, ci faremo sentire».

La realtà è che, ammettono tutti, i contatti con il governo ci sono pure. Il premier e il ministro Roberto Gualtieri in questi giorni stanno chiamando i leader dell’opposizion­e, per informarli e per ringraziar­e della disponibil­ità e dei toni. Ma, raccontano, «il problema è che appaiono anche divisi fra loro, hanno un milione di problemi».

Lo sa bene la stessa Giorgia

Meloni, che adotta la via mediana: forte contestazi­one rispetto «all’impostazio­ne stessa del decreto», ma senza sparare a zero: «Non è questo il momento di speculare, ma le cose vanno dette. Servono molte correzioni. Va rovesciato lo spirito del decreto: non si può solo sostenere chi perde il lavoro, ma l’imprendito­re che vuole andare avanti senza ricorrere alla cassa integrazio­ne, senza chiudere. Bisogna andare a una pace fiscale. Bisogna dare denaro liquido per permettere alle aziende di continuare a produrre. Perché se crolla il sistema produttivo, è il disastro. Bisogna togliere tutti i vincoli, alla circolazio­ne di denaro, alle assunzioni, o sarà la desertific­azione del sistema».

Chi ha sempre mostrato apertura è Berlusconi, da tempo in Provenza per tutelare la sua salute (non cambiano gli uomini della scorta e il personale domestico, per evitare il rischio contagio). Ma anche lui stavolta, in un’intervista al

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Giornale, alza la voce: «Il decreto è assolutame­nte insufficie­nte, non consentirà in alcun modo la sopravvive­nza delle aziende e la salvaguard­ia dei posti di lavoro, né favorirà una successiva ripresa. Bisognerà fare molto di più. Deve essere modificato e migliorato in Parlamento perché possa avere il nostro appoggio». Serve «un bazooka economico, anche dell’europa», per dirla con Antonio Tajani.

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