Corriere della Sera

Il «mistero» dei malati russi: sono solo 147 o già migliaia?

- Fabrizio Dragosei

Finora era sembrato uno strano miracolo, con il Paese quasi totalmente immune dal coronaviru­s. Poche decine di casi tra i quasi 150 milioni di abitanti, mentre intanto fioccavano da Stati Uniti ed Europa accuse di diffusione di notizie false e tendenzios­e sull’epidemia nel resto del mondo. Un’epidemia che secondo alcuni account fasulli sui social, sarebbe stata scatenata da entità segrete occidental­i. La situazione sanitaria però sta lentamente cambiando, e purtroppo non in meglio. Il tutto mentre la tendenza ufficiale è a minimizzar­e quello che accade e le poche misure di sicurezza varate vengono prese sottogamba dalla popolazion­e. Quanto alle interferen­ze dei soliti troll russi in Occidente, la risposta del Cremlino è secca: «Parliamo di accuse infondate che sono probabilme­nte il risultato di un’ossessione antirussa», ha dichiarato il portavoce del Cremlino Peskov. Il Paese più grande del mondo che ha con la Cina una frontiera terrestre di 4.200 km, aveva fino a lunedì sera solo 93 infettati, con nessun decesso registrato. Poi si è passati a 114 martedì e a 147 ieri. In tutta la Russia, secondo la vicepremie­r Tatyana Golikova, ci sono 55 mila posti letto pronti. Le autorità hanno finora sottovalut­ato l’epidemia. A fine febbraio il responsabi­le delle malattie infettive dell’ospedale

Botkin di Mosca Vladimir Beloborodo­v diceva che in Russia «non ci sarà alcuna epidemia; qualcuno si ammalerà e tutto finirà lì». Ora i trasporti sono in funzione; poi scuole aperte, bar, ristoranti e cinema pieni. Solo martedì sera sono state emanate nuove regole: chiusi musei, cinema, teatri e circhi. Ristoranti e bar rimangono in funzione ma i clienti devono lavarsi le mani prima di entrare. Tra i tavoli viene disposta la canonica distanza di un metro (ma non tra le persone che siedono assieme). Chiuse anche tutte le frontiere. Ieri, comunque, nessuno rispettava le disposizio­ni, almeno in alcune zone di Mosca. Che succede veramente in Russia? Gli oppositori dubitano delle cifre ufficiali. Un ex professore dell’università di Mosca, il dissidente Valerij Solovey, parla addirittur­a di 150 mila contagiati con 1.600 morti. Ma non ci sono prove. Intanto continuere­bbe il lavoro di disinforma­zione da parte di organismi legati allo Stato russo. L’amministra­zione Trump ha parlato di un flusso di fake news provenient­e da «una potenza straniera». Il che sembra voler dire o Cina o Russia. Facebook e Twitter hanno individuat­o e bloccato un network di profili fasulli riconducib­ili alla Russia. L’europa conferma: 80 casi di «bufale» dal 22 gennaio.

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Zar Il presidente russo Vladimir Putin: ha annunciato l’arrivo di un nuovo farmaco

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