Eurovision e Glastonbury rinviati, Cannes verso lo stop
Se la musica in questi giorni difficili risuona dai balconi e dalle dirette Instagram, si spegne invece dai grandi festival: l’eurovision Song Contest 2020, in programma a Rotterdam dal 12 al 16 maggio è stato cancellato a causa dell’emergenza coronavirus. L’annuncio ufficiale è arrivato ieri, dopo che nei giorni scorsi l’organizzazione si era presa del tempo per capire se procedere.
Il Festival, seguitissimo a livello internazionale, avrebbe visto la partecipazione di 41 nazioni diverse, con il vincitore di Sanremo Diodato e la sua «Fai rumore» a rappresentare l’italia e la cantante italo-eritrea Senhit per San Marino.
«È con profondo dispiacere che dobbiamo annunciare la cancellazione dell’eurovision Song Contest 2020 a Rotterdam — ha scritto l’unione Europea di radiodiffusione, che organizza l’evento —. Nelle ultime settimane abbiamo valutato molte opzioni alternative. Tuttavia, l’incertezza creata dalla diffusione del Covid19 in Europa e le restrizioni messe in atto dai governi ci hanno portato alla difficile conclusione che è impossibile continuare con l’evento».
Una decisione condivisa da Diodato, che ha affidato le sue parole a una Instagram story: «Mi dispiace tanto per la cancellazione dell’eurovision, per tutte le belle idee che stavamo realizzando, ma viviamo un periodo drammatico e di grandissima difficoltà e sono convinto che la priorità debba essere quella di tutelare la salute di tutti i cittadini. Solo quando tutti supereremo questo momento buio potremmo tornare a vivere con la giusta leggerezza e gioia un evento di tale condivisione», ha scritto.
È la prima volta in 64 anni di storia che l’eurovision viene cancellato: nelle prossime settimane bisognerà capire se sarà ancora la città dei Paesi Bassi a ospitare la manifestazione nel 2021 e se verranno confermati gli stessi partecipanti. Ma ieri è saltato anche un altro appuntamento imprescindibile del «popolo dei festival»: il britannico Glastonbury, che a giugno doveva festeggiare la cinquantesima edizione con Paul Mccartney sul palco, ha dato appuntamento all’anno prossimo, mentre l’americano Coachella, previsto ad aprile, già da giorni è stato rimandato a ottobre.
Dalla musica al cinema, a tremare ora è il Festival di Cannes, al varo il 12 maggio. La decisione ufficiale è attesa per metà aprile, ma appare molto difficile pensare a un’edizione in cui cineasti e attori da tanti Paesi non potrebbero raggiungere la Francia e in cui stare chiusi nello spazio ristretto di un auditorium a vedere dei film.