Buffon: «Tutto questo ci renderà migliori Io gioco per rispetto al bimbo Gigi»
zione: «Si riparte tutti insieme». Lotito su questo punto si era già scontrato con Andrea Agnelli. Il sindacato calciatori è contrario alla ripresa, però non ha strumenti per impedirla, i dottori continuano a sconsigliarla. L’ex responsabile dello staff medico della Nazionale, il professor Enrico Castellacci, «esprime tutto il proprio dissenso sull’idea di iniziare gli allenamenti prima del 3 aprile». Se ne discuterà in assemblea di Lega domani, in cui i club presenteranno un primo bilancio sulle perdite. L’idea non è chiedere un intervento economico al governo, sarebbe impopolare, ma ottenere agevolazioni per ripartire, sui nuovi stadi, e modifiche alla legge Melandri che regola i diritti tv.
Sempre oggi, in un’altra commissione con la Uefa, si parlerà del calendario. Il presidente
In tempo di quarantena forzata per tutti, Gigi Buffon (foto) ha parlato a Jtv raccontando la sua vita tra le mura domestiche: «Tutto questo ci unirà ancora di più. Siamo abituati a non pensare e a bruciare tempo, possiamo uscirne tutti cresciuti». Così sul suo futuro professionale: «Non sto smettendo perché mi sento ancora bene ma anche per rispetto dei sogni del Gigi bimbo, che mai avrebbe immaginato di arrivare fin qui». della Figc Gravina ha spiegato: «Lavoriamo sull’ipotesi di ripartire il 2 maggio e completare i campionati, eventualmente sforando a luglio se non dovessimo farcela al 30 giugno». Alla Uefa, che ai campionati antepone le Coppe, si chiederà di posticipare a luglio le finali di Champions (27 giugno) e Europa League (24). Finire il campionato a luglio, quando dovrebbe chiudere la Coppa Italia, significa per la serie A derogare ai contratti in scadenza di 120 giocatori, per le coppe si tratterebbe di meno di una decina. La Fifa ha spiegato di «valutare dispense temporanee ai regolamenti e ai contratti». Insomma si può, ma qui l’importante non è finire, piuttosto riuscire a ricominciare.
In sospeso Le squadre di serie A hanno al momento sospeso gli allenamenti. C’è chi vorrebbe riprendere nonostante il deciso no dei medici (Ansa)