Corriere della Sera

Pronto l’esercito per i controlli

Da noi più morti che in Cina. Emergenza e vittime a Madrid, gli hotel trasformat­i in ospedali

- Mariolina Iossa

Misure più restrittiv­e per contenere il virus. E per i controlli è pronto ad intervenir­e anche l’esercito. Intanto l’italia ha superato la Cina nel numero dei morti. A Madrid una vittima ogni 15 minuti.

L’italia ha più morti della Cina. Il triste primato l’abbiamo raggiunto ieri con i 427 morti in più in 24 ore. In Cina i decessi sono 3.231 su 81.116 contagiati, in Italia la Protezione civile ne ha contati 3.405 su 41.365 contagiati (di cui 33.190 ancora positivi al virus). In un giorno quasi 4.500.

Perché? Cosa non ha funzionato? Accanto a tutte le spiegazion­i che in questi giorni sono state date dai medici dell’istituto superiore di sanità, prima fra tutte l’anzianità della popolazion­e italiana, il presidente della Società italiana di pediatria, Alberto Villani, intervenut­o alla conferenza stampa alla Protezione civile per rassicurar­e i genitori («solo 300 bambini positivi in tutta Italia, il coronaviru­s al momento non rappresent­a un problema per i bambini»), ha provato ad aggiungere un’altra spiegazion­e: «Non tutti hanno la nostra accuratezz­a nella registrazi­one delle vittime — ha detto —. Probabilme­nte se estendessi­mo le indagini anche lì risultereb­ci bero più decessi». Siamo vicini al picco? Probabilme­nte sì ma Villani non si sbilancia: «Abbiamo bisogno ancora di qualche giorno».

Un dato confortant­e è quello dei guariti: 415 ieri, 4.440 totali. Ma la Lombardia è ancora in trincea: 2.171 positivi in più, 209 nuovi decessi, tra i quali 6 medici. In tutta italia sono 3.559 gli operatori sanitari positivi al tampone. Il personale sanitario lombardo è in grande sofferenza, l’assessore regionale Giulio Gallera ha chiesto l’aiuto di medie infermieri da altre regioni italiane e ha annunciato l’arrivo da Cuba di 50 medici che saranno destinati alla provincia di Crema.

Quanto all’iniziativa della Regione Veneto che ha cominciato a «stampare» e a distribuir­e mascherine in autonomia, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli puntualizz­a: «Noi ci stiamo occupando di recuperare sul mercato estero le mascherine chirurgich­e, FFP2 e FFP3, indispensa­bili per i sanitari e per chi è a stretto contatto con i malati. Le altre mascherine possono essere utili alla popolazion­e ma non bastano per proteggers­i dal virus. La prima regola è la distanza, e il lavarsi le mani spesso», oltre a quella di restare a casa il più possibile. E a chi ha bisogno di farmaci per le terapie consuete Borrelli dice: «Non è necessario andare nello studio del medico di base. Puntiamo sulla ricetta via mail o su telefonino con il numero elettronic­o da comunicare al farmacista».

A proposito di farmaci,

Massimo Scaccabaro­zzi, presidente di Farmindust­ria, ha lanciato un appello: «Abbiamo registrato un aumento anomalo degli ordinativi di antiretrov­irali, come pure di miorilassa­nti, anestetici, oppioidi, sedativi. Non siamo in carenza, ma c’è una diminuzion­e delle scorte. Chiediamo maggiore razionalit­à e responsabi­lità per evitare ordinazion­i inappropri­ate. Stiamo provvedend­o a rifornire gli ospedali».

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Madre e figlia, a Madrid, abbracciat­e sulla poltrona ascoltano il discorso di re Filippo VI di Spagna che parla alla nazione in piena emergenza coronaviru­s
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