In strada anche l’esercito Supermercati e passeggiate, arriva una nuova stretta
I primi soldati ieri già in Campania e Sicilia Per le scuole l’ipotesi di tornare in classe il 3 maggio Al Miur pronti anche all’eventualità di non riaprire
I primi soldati sono arrivati ieri in Campania e Sicilia, già oggi altri reparti potrebbero essere schierati nelle altre regioni. In attesa del 25 marzo, giorno in cui dovrà essere firmato un nuovo decreto, il governo studia le misure per fermare il contagio da coronavirus. Se la proroga della «chiusura» per altri 15 giorni appare scontata, adesso bisognerà attendere le nuove «restrizioni» annunciate dal ministro Luigi Di Maio «se serviranno», dunque se le persone continueranno a uscire violando i divieti. Orario dei supermercati e negozi, scuole, sport all’aperto: sul tavolo del premier Giuseppe Conte c’è la richiesta pressante di governatori e sindaci per un stretta ancora più energica che costringa i cittadini a stare in casa. E questo naturalmente esclude che prima della fine di aprile possano essere riaperte le scuole.
20.000 soldati
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha confermato «piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in Strade Sicure per la gestione dell’emergenza coronavirus. Le Forze Armate sono pronte a fare la loro parte, come già stanno facendo sia sul fronte sanitario che nel controllo del territorio». Dove e come schierare l’esercito lo decideranno i prefetti perché, lo ha ribadito la titolare del Viminale Luciana Lamorgese, bisogna fare fronte a tutte le esigenze. Al momento si utilizzerà il contingente già in strada di 7.300 uomini, ma se non dovessero bastare ci sono a disposizione almeno altri 13.000 soldati. Sono già arrivati in Campania e in Sicilia, oggi si risponderà al governatore Fontana e nei prossimi giorni alla sindaca di Roma.
I supermercati
C’è chi ritiene indispensabile chiudere i supermercati tutte le domeniche, chi pensa possa bastare una domenica sì e una no, chi vuole farli chiudere il sabato alle 15. Tutte le ipotesi sono ancora sul tavolo nella convinzione che nel fine settimana si debba limitare la possibilità per le persone di utilizzare la motivazione della spesa per stare in giro. Proprio come accadeva con l’apertura prolungata fino a notte, tanto che in molte città si è già decisa la serrata alle 19.
La passeggiata
Sarà possibile portare il cane a spasso soltanto nelle vicinanze della propria abitazione e per gli sport all’aperto si sta valutando di non vietarli completamente ma imporre nuove limitazioni per evitare che siano la scusa per incontrare gli amici senza restrizioni. E dunque soltanto da soli e senza possibilità di effettuare soste anche se le zone sono isolate, ma su questo non è escluso che alla fine si arrivi a una stretta ancor più energica. Nuova linea anche per chi va nelle seconde case, e per questo si pensa a un divieto di spostamento tra domicilio e residenza. Vietate da ieri tutte le crociere.
Le scuole
Per le scuole e le Università ci sono due ipotesi sul tavolo: rinvio breve fino al 19 aprile o riapertura il 3 maggio, ipotesi che al momento sembra più probabile. Ma al Miur si stanno preparando anche al caso estremo che l’anno scolastico
Gli orari
L’idea è quella di ridurre gli orari degli alimentari la sera e nel weekend
debba terminare senza che gli studenti tornino in classe. Per questo la didattica digitale di questi giorni vale come le lezioni tradizionali: i professori devono andare avanti col programma e valutare gli studenti per quello che fanno in questo periodo. Azzolina per ora esclude l’allungamento delle lezioni a giugno. Per la Maturità ribadisce che l’esame «si adatterà» e che sta mettendo a punto una versione più leggera.