Da Bianca Balti alla Murino, la quarantena all’estero
Nessuno può sentirsi al riparo dal coronavirus, le ansie e le preoccupazioni riguardano persone normali e personaggi famosi. La modella lodigiana Bianca Balti, in quarantena volontaria a casa sua a Los Angeles dopo essere stata in Italia, in un’intervista al Giorno ammette la sua paura più grande: «Gira voce che tra meno di 72 ore la città venga chiusa. I supermercati sono vuoti e qui non c’è un Conte che rassicura, ma un Trump che fa solo promesse.
Qui lo Stato non si preoccupa dei più deboli, li lascia anche morire di fame e senza cure; e poi, qui, la gente ha le pistole. Ho paura che mi vengano a svaligiare casa in cerca di cibo». Le pistole, e le code fuori dalle armerie, sono il motivo che ha spinto l’influencer bellunese della bellezza Clio Zammatteo, conosciuta sui social come Clio Makeup, a lasciare New York e a trasferirsi con la sua famiglia (e babysitter con bambino al seguito) in una località più tranquilla. Lo ha spiegato su Instagram ai suoi 2,8 milioni di follower, senza trattenere le lacrime. «Io e
Claudio ci siamo sentiti un po’ persi. Quando vedi la gente che invece che andare a comprare carta igienica va a comprare armi, e fanno le file ai negozi... Quando pensi al livello di povertà che c’è nelle città... Quando inizi a pensare al fatto che non è mai successa una cosa del genere e che il popolo americano non è per niente come il popolo italiano... Abbiamo cominciato ad aver paura più che del virus, della gente. E abbiamo deciso di venire da Giuliana, la nostra seconda famiglia in America, e stare tutti insieme». E ha invece voluto mandare un videomessaggio ai conterranei dell’unione Sarda e di Videolina per raccomandarsi di restare a casa l’attrice Caterina Murino. L’ex Bond Girl, con noi al telefono da Parigi, racconta: «Ho cominciato la quarantena ieri (mercoledì, ndr). Ho vissuto “scappando” dall’italia prima che l’italia chiudesse per arrivare in Francia prima che l’america chiudesse per poi arrivare a Porto Rico, dove stavo lavorando a un film che hanno interrotto: io ero riuscita a girare le mie scene. Ho vissuto l’angoscia che cresceva nei diversi Paesi. Questa terribile emergenza tocca tutti quanti, non c’è povero o ricco: siamo tutti nella stessa barca. I miei familiari? Li sento tutti i giorni, ma questo anche prima. Dobbiamo ricordarci di loro sempre, come dei nostri eroi di sempre: i medici e gli infermieri, che ci salvano in qualsiasi occasione».
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