SOLIDARIETÀ
lire (circa 8,3 milioni di euro) raccolti fu possibile, tra l’altro, donare 144 libretti al portatore ad anziani e bambini bisognosi, ristrutturare la Casa Famiglia per minori di Santa Lucia di Gubbio e costruire un ospedale a Nocera Umbra. L’ultima volta, invece, è intervenuta a Venezia dopo la devastante «acqua granda» che, il 12 novembre scorso, ha inondato per 24 ore la città.
I 900mila euro raccolti e consegnati al sindaco Luigi Brugnaro sono serviti per comprare 10 pompe mobili e 16 generatori. Il materiale è stato destinato all’isola di Pellestrina, un lembo di terra che divide la laguna dal mare, e permetterà ai tecnici, in caso di emergenza, di liberare case e calli dalla massa d’acqua che potrebbe arrivare dalla laguna o risalire dalle caditoie. abitiamo a due passi, però in guerra ognuno cerca di proteggere chi ama. Ce la faremo perché speriamo. Una speranza che non è solo il contrario di fatalismo, ma è certezza di una possibilità buona per il futuro. Torneremo ad abbracciarci e a stringerci forte. (Nerella Buggio) una collana. Federico ha preso un filo, abbiamo preso insieme la misura per una collana, tagliato e poi cominciato a infilare perline. Lo ha fatto con precisione e rapidità, scegliendo di alternare i colori a disposizione, mettendone a gruppi tutti uguali di numero e disponendoli regolarmente lungo il filo. E la collana è finita. Mi sono detto: se proviamo in questi giorni a mettere Federico alla prova anche su altro, magari scopro delle doti mai viste. Chissà come cuce. Potrà mettersi in proprio e fare, ad esempio, il sarto? E non dipendere da nessuno? Lo scopriremo... In una situazione così straordinaria come quella che stiamo vivendo, che tocca tutti, che sconvolge ogni schema, sarebbe una pretesa che si parlasse delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Però esistono. Oggi e domani.
Ci siamo anche noi, in mezzo ai milioni di italiani che restano a casa. Vogliamo richiamare le persone con disabilità a esercitarsi, mettendo in gioco tutto quello che sanno fare: diamoci un obiettivo, diamoci del tempo e regaliamoci la libertà di scegliere. Arriviamo fino in fondo e avremo realizzato qualcosa di cui essere fieri. Se si dà a queste persone fiducia, affidando loro incarichi e responsabilità, daranno il massimo per meritarla quell’apertura. Dopo, in piena crisi economica, avranno la necessità di riprendere la scuola ed essere introdotte al lavoro (retribuito). Molti familiari dovranno riprendere il lavoro, senza gli strumenti eccezionali oggi introdotti. Ricordatevi anche di loro. E di noi.
(Giampaolo Celani)