Già 300 mila euro di aiuti destinati agli ospedali: come partecipare
Sfiorano i 300mila euro le donazioni che i lettori di Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport e i telespettatori di La7 hanno inviato alla raccolta fondi organizzata dai tre media, ribattezzata «Un aiuto contro il coronavirus». La somma raccolta servirà per l’acquisto di attrezzature mediche di prima necessità.
In un momento di estrema difficoltà del Paese l’informazione ampia, corretta e verificata rimane la priorità del buon giornalismo e diventa, ancor di più, un dovere civile oltre che professionale. Ora, però, c’è bisogno anche di rispondere a una richiesta di aiuti concreti per dare una risposta tangibile al commovente appello del mondo medico-sanitario che non sta chiedendo di guadagnarsi un po’ di meritato riposo ma di avere gli strumenti necessari per lavorare di più e meglio, per salvare altre vite e preservare quelle degli operatori. Sono oltre 3.500 i sanitari contagiati e almeno 14 quelli che sono stati sopraffatti dal Covid-19. Di fronte a questi numeri nessuno può girarsi dall’altra parte, ma tutti dovrebbero «rubare» e mettere sulla propria porta di casa l’indimenticabile cartello che don Milani espose su una parete della scuola di Barbiana: «I care», «Mi sta a cuore».
Le modalità per donare sono diverse: si può fare tramite bonifico bancario sul conto 55000/1000/172051 presso Intesa Sanpaolo Filiale Terzo Settore Milano Città intestato a «Un aiuto contro il coronavirus». Il codice Iban per le donazioni dall’italia è IT09Q03069096061000001720 51. Si può, in alternativa, utilizzare un codice semplificato che va inserito nel campo beneficiario per versamenti e bonifici, senza commissioni, esclusivamente da Intesa Sanpaolo: 9764. Per le donazioni dall’estero vale lo stesso Iban con il codice Bic/swift: BCI TIT MM.
La «macchina» di solidarietà di «Un aiuto subito», è partita nel 1997. Il suo motore è sempre stato il grande cuore degli italiani. Da allora, non si è mai fermata e ha realizzato tante iniziative di soccorso alle popolazioni colpite da disastri naturali. Ventitré anni fa, per esempio, si mobilitò per i terremotati di Umbria e Marche. Con i circa 16 miliardi di
L’applauso Continua l’omaggio dai balconi agli operatori sanitari in prima linea nella lotta al coronavirus. A destra, una donna nel quartiere Garbatella a Roma