Corriere della Sera

«Assurdo accanirsi contro chi sta nella casa di vacanza»

- Andrea Giardini

La famiglia di mia moglie ha casa in una bellissima valle del Trentino; quando le scuole dei miei figli hanno chiuso (a Bologna, dove risiediamo), loro ne hanno approfitta­to per spostarsi in valle a sciare e io li ho raggiunti prima che scattasse qualsiasi divieto, portando dietro tutto il necessario (smart working) per fermarmi lì qualora fossero scattate, per l’appunto, limitazion­i alla libertà di movimento. Le parole del Presidente della Provincia di Trento Fugatti contro chi è nella mia situazione mi sembrano poco opportune e mi creano amarezza. Capisco il rigore contro chi esce per andare alla sua residenza e poi pretende di rientrare come se fosse una vacanza, perché quella in effetti è una violazione del Dpcm del 9 marzo, oltre che un comportame­nto irresponsa­bile; ma l’accaniment­o indiscrimi­nato contro tutti i proprietar­i di seconde case è assurdo. Perché mi devo sentire braccato o additato come un criminale? Addirittur­a minacciato, in maniera velata, che non verrei curato se ne avessi bisogno, in quanto non residente? L’italia è ancora una, per fortuna. Il Governo ha spiegato chiarament­e che chi era già fuori dalla sua residenza può rimanerci, basta che rispetti le norme sul «restare a casa». Io sto solo cercando di trascorrer­e un po’ più serenament­e un periodo duro, rispettand­o le regole. La casa qui in Trentino è isolata, i miei bambini che fanno le elementari possono giocare in giardino senza incontrare anima viva. Se nei momenti difficili cominciamo ad alzare muri di odio e a contare chi è dei nostri e chi no, per di più sulla base di criteri irrazional­i, perderemo tutto.

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