Enel, ricavi oltre 80 miliardi «La crisi? Siamo solidi»
Starace: piena operatività. Confermata l’assemblea del 14 maggio
MILANO Il 2019 si chiude ancora positivamente per l’enel, che aumenta i ricavi superando quota 80 miliardi e mette in cascina un risultato netto di gruppo di 2,17 miliardi (in calo per le svalutazioni degli impianti a carbone, al netto delle partite straordinarie cresce a 4,79 miliardi). Per l’anno in corso, segnato dall’emergenza coronavirus, è forse ancora troppo presto per fare previsioni, ma il gruppo di Francesco Starace ritiene al momento che la pandemia non ne influenzerà le performance. Sia per l’operatività e il servizio reso in tutte le aree geografiche, sia quanto al conto economico: «Alla luce delle prime risultanze delle misure messe in atto non si prevedono impatti significativi sui risultati economici del 2020» ha annunciato ieri l’enel. «L’evoluzione della situazione — ha aggiunto — è attentamente monitorata e verrà data comunicazione di ogni variazione rilevante». Ad incrementare notevolmente, comunque, è stata la quota di dipendenti in smart working, passata dal 4% di prima della crisi al 52%. In cifra assoluta si tratta di 35.300 persone in lavoro agile. La digitalizzazione avviata da tempo, ha poi spiegato Starace (la crisi ne comporterà peraltro «un’incredibile accelerazione»), permetterà di minimizzare i rischi, mentre sul versante finanziario, ha aggiunto, «abbiamo abbastanza liquidità per affrontare ogni scenario» e «l’azienda è solida».
Lo scorso esercizio, a suo modo, meriterà di essere ricordato anche per un altro evento ora oscurato dall’emergenza, ovvero il sorpasso delle rinnovabili sulle fonti fossili. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dell’enel ha infatti superato per la prima volta quella «termica», raggiungendo quota 110 Terawattora contro i 103 «fossili». Nel mondo il gruppo Enel ha ormai una produzione a «zero emissioni» pari al 55% di quella totale, una quota che ancora dovrà crescere.
Quanto ai risultati economici del periodo l’indebitamento netto di Enel è cresciuto a 45,17 miliardi di euro (+9,9% dai 41,09 miliardi a fine 2018), ma l’aumento è dovuto principalmente gli investimenti del periodo, a tassi di cambio sfavorevoli e ad alcune novità contabili.
Il dividendo complessivo per l’intero esercizio 2019 è di 0,328 euro per azione (0,16 già assegnati a gennaio), in crescita del 17% sull’anno precedente e in linea con i programmi. A spingere i risultati del gruppo sono stati i «soliti» driver, ovvero ancora le reti, le energie rinnovabili e la vendita alla clientela. In particolare, i clienti nel mercato libero sono cresciuti di 1,2 milioni e hanno raggiunto un totale di 17,2 milioni a dicembre 2019. Sono risultati in aumento anche gli «smart meters» 45 miliardi di euro l’indebitamento netto del gruppo, +9,9% per effetto degli investimenti di seconda generazione, arrivati a quota 13,1 milioni, ovvero 5,9 milioni in più rispetto al 2018. I costi operativi si sono invece ridotti in termini nominali dell’1%, guidati prevalentemente da efficienze complessive per circa 313 milioni di euro.
Il piano strategico 20202022, presentato a novembre 2019 (e che resta «sostenibile» anche alla luce del nuovo scenario), si era focalizzato su un modello di business con un notevole apporto di investimenti. In totale si prevede che il gruppo Enel investa 28,7 miliardi di euro nell’arco di piano, il che porterà a un margine operativo lordo di 20,1 miliardi di euro nel 2022. Quanto alla politica dei dividendi, Enel continuerà a distribuire il più elevato tra una cedola del 70% sull’utile netto ordinario consolidato e un dividendo
Starace, alla guida del gruppo: «Grazie alla grande resilienza del nostro business non vediamo al momento alcun ritardo nella nostra pianificazione strategica nel medio e lungo termine»
Sorpasso rinnovabili Nel 2019 l’energia prodotta con fonti rinnovabili ha superato quella con fonti fossili
per azione minimo garantito. «Una dividend policy che confermiamo», ha detto Starace durante la call con gli analisti finanziari.
Per il momento resta anche confermata la scadenza del 14 maggio prossimo dell’assemblea ordinaria dei soci. Ma la presidente Patrizia Grieco dovrà tra l’altro valutare anche le modalità di svolgimento, proprio in relazione all’evoluzione dell’emergenza in corso. Gli azionisti, oltre ad approvare i conti e il dividendo dovranno, come noto, anche rinnovare il consiglio di amministrazione per il prossimo triennio.