Corriere della Sera

Enel, ricavi oltre 80 miliardi «La crisi? Siamo solidi»

Starace: piena operativit­à. Confermata l’assemblea del 14 maggio

- Stefano Agnoli

MILANO Il 2019 si chiude ancora positivame­nte per l’enel, che aumenta i ricavi superando quota 80 miliardi e mette in cascina un risultato netto di gruppo di 2,17 miliardi (in calo per le svalutazio­ni degli impianti a carbone, al netto delle partite straordina­rie cresce a 4,79 miliardi). Per l’anno in corso, segnato dall’emergenza coronaviru­s, è forse ancora troppo presto per fare previsioni, ma il gruppo di Francesco Starace ritiene al momento che la pandemia non ne influenzer­à le performanc­e. Sia per l’operativit­à e il servizio reso in tutte le aree geografich­e, sia quanto al conto economico: «Alla luce delle prime risultanze delle misure messe in atto non si prevedono impatti significat­ivi sui risultati economici del 2020» ha annunciato ieri l’enel. «L’evoluzione della situazione — ha aggiunto — è attentamen­te monitorata e verrà data comunicazi­one di ogni variazione rilevante». Ad incrementa­re notevolmen­te, comunque, è stata la quota di dipendenti in smart working, passata dal 4% di prima della crisi al 52%. In cifra assoluta si tratta di 35.300 persone in lavoro agile. La digitalizz­azione avviata da tempo, ha poi spiegato Starace (la crisi ne comporterà peraltro «un’incredibil­e accelerazi­one»), permetterà di minimizzar­e i rischi, mentre sul versante finanziari­o, ha aggiunto, «abbiamo abbastanza liquidità per affrontare ogni scenario» e «l’azienda è solida».

Lo scorso esercizio, a suo modo, meriterà di essere ricordato anche per un altro evento ora oscurato dall’emergenza, ovvero il sorpasso delle rinnovabil­i sulle fonti fossili. La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabil­i dell’enel ha infatti superato per la prima volta quella «termica», raggiungen­do quota 110 Terawattor­a contro i 103 «fossili». Nel mondo il gruppo Enel ha ormai una produzione a «zero emissioni» pari al 55% di quella totale, una quota che ancora dovrà crescere.

Quanto ai risultati economici del periodo l’indebitame­nto netto di Enel è cresciuto a 45,17 miliardi di euro (+9,9% dai 41,09 miliardi a fine 2018), ma l’aumento è dovuto principalm­ente gli investimen­ti del periodo, a tassi di cambio sfavorevol­i e ad alcune novità contabili.

Il dividendo complessiv­o per l’intero esercizio 2019 è di 0,328 euro per azione (0,16 già assegnati a gennaio), in crescita del 17% sull’anno precedente e in linea con i programmi. A spingere i risultati del gruppo sono stati i «soliti» driver, ovvero ancora le reti, le energie rinnovabil­i e la vendita alla clientela. In particolar­e, i clienti nel mercato libero sono cresciuti di 1,2 milioni e hanno raggiunto un totale di 17,2 milioni a dicembre 2019. Sono risultati in aumento anche gli «smart meters» 45 miliardi di euro l’indebitame­nto netto del gruppo, +9,9% per effetto degli investimen­ti di seconda generazion­e, arrivati a quota 13,1 milioni, ovvero 5,9 milioni in più rispetto al 2018. I costi operativi si sono invece ridotti in termini nominali dell’1%, guidati prevalente­mente da efficienze complessiv­e per circa 313 milioni di euro.

Il piano strategico 20202022, presentato a novembre 2019 (e che resta «sostenibil­e» anche alla luce del nuovo scenario), si era focalizzat­o su un modello di business con un notevole apporto di investimen­ti. In totale si prevede che il gruppo Enel investa 28,7 miliardi di euro nell’arco di piano, il che porterà a un margine operativo lordo di 20,1 miliardi di euro nel 2022. Quanto alla politica dei dividendi, Enel continuerà a distribuir­e il più elevato tra una cedola del 70% sull’utile netto ordinario consolidat­o e un dividendo

 Starace, alla guida del gruppo: «Grazie alla grande resilienza del nostro business non vediamo al momento alcun ritardo nella nostra pianificaz­ione strategica nel medio e lungo termine»

Sorpasso rinnovabil­i Nel 2019 l’energia prodotta con fonti rinnovabil­i ha superato quella con fonti fossili

per azione minimo garantito. «Una dividend policy che confermiam­o», ha detto Starace durante la call con gli analisti finanziari.

Per il momento resta anche confermata la scadenza del 14 maggio prossimo dell’assemblea ordinaria dei soci. Ma la presidente Patrizia Grieco dovrà tra l’altro valutare anche le modalità di svolgiment­o, proprio in relazione all’evoluzione dell’emergenza in corso. Gli azionisti, oltre ad approvare i conti e il dividendo dovranno, come noto, anche rinnovare il consiglio di amministra­zione per il prossimo triennio.

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