Corriere della Sera

Almaviva, la cordata hi-tech per Alitalia

Tripi: un progetto per trasporti e turismo. La società già fornitrice della compagnia

- Fabio Savelli

Un interesse a sorpresa difficilme­nte pronostica­bile alla vigilia. Una disponibil­ità a valutare un possibile ingresso nel capitale della newco di Alitalia prima opportunam­ente nazionaliz­zata dal governo tramite il ministero dell’economia o di una sua controllat­a. Almaviva è a capo di una cordata che comprende alcune società informatic­he (di cui però non sono chiari i nomi) che valuterebb­e i conti della compagnia in amministra­zione straordina­ria da quasi tre anni e adesso con i ricavi ridotti al lumicino visto il crollo del traffico aereo mondiale. Una manifestaz­ione di interesse che sembra essere costruita con l’avallo della politica in una situazione emergenzia­le per il Paese con la gran parte degli addetti Alitalia in cassa integrazio­ne e l’attività operativa ridotta al supporto al ministero degli Esteri per il rientro degli italiani all’estero.

Almaviva d’altronde, pur essendo privata il cui azionista è la famiglia Tripi, ha fecondi rapporti con la pubblica amministra­zione. È stata ed è fornitrice del ramo di assistenza alla clientela di diverse società partecipat­e pubbliche, come Trenitalia di cui gestisce anche i sistemi informativ­i e delle stessa Alitalia con cui ha un rapporto consolidat­o. L’interesse è per la compagnia per intero, ma è chiaro che la società non ha la patrimonia­lizzazione sufficient­e per digerirla in toto. Ma con la nazionaliz­zazione della compagnia operata dallo Stato si sancisce la trasformaz­ione del trasporto aereo che porta ad un intervento pubblico in gran parte dei vettori a livello mondiale, come sta plasticame­nte confermand­o la vicenda Lufthansa in coda anch’essa a Bruxelles per chiudere gli aiuti di Stato.

L’emergenza coronaviru­s ha in un certo modo chiarito che il Paese, ha detto qualche giorno fa la ministra ai Trasporti, Paola De Micheli, ha bisogno di una compagnia di bandiera non fosse altro per non perdere totalmente la connettivi­tà nei confronti del mondo. Alberto Tripi ha confidato che «è un progetto per i trasporti, il turismo e il made in Italy». Ma serviranno mesi per ripartire nell’anno zero del trasporto aereo.

600 milioni di euro i sussidi al trasporto aereo nazionale inseriti nell’ultimo decreto «Cura Italia» di cui usufruirà Alitalia e in teoria anche Air Italy liquidata

I rapporti con la Pa Almaviva ha consolidat­i rapporti con aziende partecipat­e dallo Stato

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