Corriere della Sera

«Musica senza muri»

Dal pop dell’italo-eritrea Senhit alla trap di Chadia Rodriguez: origini straniere e nuovi successi

- Barbara Visentin

Senhit è abituata a chiamare casa tanto Bologna, dove è nata e cresciuta, quanto Asmara, la capitale dell’eritrea da cui provengono i suoi genitori e dove torna una o due volte l’anno. «È difficile scegliere», ride la cantante, senza la minima intenzione di tenere a bada un’indole internazio­nale che l’ha portata in giro per il mondo con tour e musical e che ha fatto di lei una delle esponenti femminili di un universo musicale moderno, libero e senza confini.

A maggio avrebbe dovuto rappresent­are San Marino all’eurovision Song Contest, ma l’emergenza coronaviru­s ha costretto alla cancellazi­one del festival. La musica, però, non si ferma, così la coreografi­a che stava mettendo a punto insieme al creative director Luca Tommassini per il palco di Rotterdam si sposta sul web, dove già nelle scorse settimane aveva fatto scegliere ai suoi fan con che canzone gareggiare: il brano prescelto era stato Freaky!, un concentrat­o di energia pop-funky cantato in inglese che Senhit definisce «un inno alla libertà, in tutti i sensi. Che sia artistica o sessuale». E un invito a non angosciars­i neanche di questi tempi «perché non serve a niente». Alla canzone si aggiunge ora un tutorial video su Youtube per imparare a ballarla dalle camere e dai salotti: anche questo, riflette, «è un modo per far vedere come la musica butti giù le frontiere e non conosca ostacoli», specie in un momento in cui tante persone sono costrette in casa.

Classe 1979 e una voluminosa chioma di ricci, Senhit Zadik Zadik (questo il suo nome completo) ha capito di voler cantare da ragazzina, dopo aver vinto il Karaoke di Fiorello, fra le resistenze del padre e l’incoraggia­mento della madre: «Mi sono portata a casa il “Canta Tu” e da lì ho iniziato a prendere lezioni — ricorda —. L’italia però non mi bastava, volevo vedere cosa c’era fuori e imparare altre lingue». Una grinta con cui ha conquistat­o ruoli di primo piano nei musical in giro per l’europa e una carriera solista, talvolta in italiano talvolta in inglese, che guarda sempre all’estero.

Dall’eritrea, sostiene, ha ereditato «la solarità, pazza ed eccentrica, e tanta passione, terra e sangue». E dai suoi viaggi musicali l’apertura completa al mondo. Anche in

Italia, però, vede segnali incoraggia­nti di apertura e cambiament­o: «Un po’ alla volta si sta imparando ad accettare il diverso, la gente è meno diffidente, ascolta la musica e basta». Così, negli ultimi anni, è spuntata una fila di artisti italiani di seconda generazion­e, a partire dagli amatissimi Mahmood e Ghali, fino a Maruego, Tommy Kuti, Amir Issaa o Laïoung. «Ed era ora!», esclama Senhit.

A loro si aggiunge la carica delle ragazze, Malika Ayane in testa: padre marocchino e mamma italiana, ha un successo trasversal­e che va avanti da ben oltre un decennio. Ma c’è anche Elodie, il cui fascino creolo arriva dalla mamma, originaria della Guadalupa: «L’incontro tra diversità non può che fare bene», aveva raccontato, in merito alle sue origini, in un’intervista al Corriere due anni prima di stregare il pubblico di Sanremo con

Andromeda.

E poi largo all’autotune: la trap al femminile, in Italia, è capitanata da Chadia Rodriguez, 21enne torinese con padre marocchino e madre spagnola. Provocator­ia e senza peli sulla lingua, nell’ultimo singolo La voce di Chadia canta: «Siamo i soliti bastardi, figli di immigrati, yalla / Sembravo la piccola fiammifera­ia / Oggi faccio profumo di soldi nell’aria». E Yallah è anche il titolo di un brano di Bouchra, italo-marocchina classe 1994 che si è fatta conoscere in rete cantando sia in francese che in arabo o inglese.

Dall’urban al cantautora­to «alternativ­e» di Joan Thiele: un nome che racchiude origini svizzero-colombiane, una vita piena di viaggi per un’artista di 27 anni che in realtà è di Desenzano del Garda e di primo nome fa Alessandra. Cittadine del mondo, sempre più numerose e più fiere di esserlo: «Certo, vorrei che ci fossero più donne nella musica in Italia, ma siamo solo lenti — conclude Senhit —. Ci prenderemo i nostri spazi. E questo è il momento di farsi sentire».

 Due case

Sono nata e cresciuta a Bologna, i miei genitori sono di Asmara: ho due case, difficile scegliere

 ??  ?? Energia Classe 1979, Senhit Zadik Zadik è nata e cresciuta a Bologna da genitori eritrei. A maggio avrebbe dovuto rappresent­are San Marino all’eurovision Song Contest
Energia Classe 1979, Senhit Zadik Zadik è nata e cresciuta a Bologna da genitori eritrei. A maggio avrebbe dovuto rappresent­are San Marino all’eurovision Song Contest
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La trapper Chadia Rodriguez, 21enne torinese con padre marocchino e madre spagnola
Torinese La trapper Chadia Rodriguez, 21enne torinese con padre marocchino e madre spagnola
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● Alessandra Joan Thiele, cantautric­e di 27 anni, è nata a Desenzano del Garda (in provincia di Brescia) da madre italiana e padre svizzero (trapiantat­o in Canada) di origine colombiana. Ha già pubblicato due album
Gli album ● Alessandra Joan Thiele, cantautric­e di 27 anni, è nata a Desenzano del Garda (in provincia di Brescia) da madre italiana e padre svizzero (trapiantat­o in Canada) di origine colombiana. Ha già pubblicato due album

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