Ora facciamo tutti la nostra parte
«Vedo orgoglio, chi non rispetta le norme non è furbo, è fesso» «Noi italiani siamo gente meravigliosa, ma a volte un po’ superficiale. Non è però il tempo di concedersi delle deroghe, non per le sanzioni ma per senso civico»
Alex Zanardi, come passa questi giorni?
« A casa, seguo le disposizioni. Aspetti che mi fermo » .
In che senso?
« Ho qui quattro forcelle, un calibro, due pezzi di metallo. Preparo l’handbike e mi alleno. Faccio le cose di sempre, ma a casa. Per un cicli sta, a parte la noia, non è così complicato: invece della strada, uso i rulli » .
Anche per lei cronache quotidiane da un paese sconvolto.
« Noi i t al i ani si amo gente meravigliosa, ma a volte un po’ superficiale. Comprendiamo, ma poi c’è sempre chi si concede piccole deroghe personali. I nvece ci sono norme da rispettare, non tanto per le san
Non fare l’olimpiade sarebbe un danno enorme, non solo per il Giappone. Capisco che, avendo ancora tempo, chi deve decidere aspetti a schiacciare il pulsante rosso
zioni, ma per un senso etico che occorre avere e stiamo riscoprendo » .
In Italia, gli atleti sono stati compatti nel l anciare messaggi di attenzione.
« Giusto che chi ha visibilità lo faccia. Anche io sui sociale con gli amici di Bmw Italia in un video con l’hashtag # Insieme per ripartire. Cerco sempre l’aspetto positivo in ciò che accade. Anche con quel che mi è successo, trasformato nella mia più grande opportunità di vita. Ma lo dico con massimo rispetto e grande vicinanza a chi soffre e ha perso i propri cari » .
Come si svolge la sua giornata?
« Con tempi dilatati. Colazione con le notizie, chiacchiere in famiglia e lavoro. È anche un segno di rispetto verso chi è impegnato ad assicurare i servizi essenziali alla comunità e per coloro che lottano contro il virus » .
Che risposta hanno dato gli italiani?
« Noto l’orgoglio di appartenere alla maggioranza che fa la propria parte. Chi non lo fa pensa di essere furbo, ma è solo fesso. Fare la propria parte: questo concede più tempo per combattere il virus a chi è malato, a chi lo assiste, a chi studia per trovare una cura. Mi auguro continui anche dopo » .
Nel mondo sembra non si faccia così tesoro della nostra esperienza.
« Non riesco a rispondere. A volte è meglio fare un passo indietro, non parlare di cose che non si sanno. Specie per chi ha un seguito. Meglio ascoltare chi ha competenza » .
Lo sport si è fermato.
« Credo sia stato costretto a rispondere con compattezza, chi prima e chi dopo, non c’era scelta » .
La F1 ha fatto una brutta figura in Australia?
« Ni. Si prepara una gara con settimane di anticipo, non si parte e arriva il giorno prima. Hanno valutato tutto e si sono fermati » .
Sta accadendo anche per l’olimpiade?
« Per i l Giappone, ma non solo, sarebbe un danno enorme. Capisco che, avendo ancora un po’ di tempo, aspettino a schiacciare il pulsante rosso.
Ci sono persone nel mondo che stanno cercando di trovare soluzioni scientifiche e sulle quali dobbiamo avere massima fiducia » .
Lei che farebbe?
« Altri più esperti è giusto decidano. Magari si potrebbe rimandare di qualche mese. Un’ipotesi suggestiva potrebbe essere quella di posticipare unicamente i Giochi olimpici e farli iniziare dopo i Giochi Paralimpici » .
La Paralimpiade è fissata dal 25 agosto al 6 settembre, si potrebbero modificare le date di alcuni eventi.
« È una soluzione, come ce ne sono altre. Ho sentito anche di un ipotetico rinvio di due anni. Ma bisogna aspettare e capire che succede » .
Per lei sarebbe dura.
« Già partecipare ai Giochi alla soglia dei 54 anni è quasi da guinness, figuriamoci a 56. Ma non è un problema, le persone come me cascano sempre in piedi, passatemi la battuta, non mi preoccupo di questo. Io mi alleno per essere pronto, avere sempre un piano b » .
Tipo?
«Parlavo con Francesco Chiappero, il mio allenatore, sull’ipotesi Giochi rimandati. Dico: se accadesse, dobbiamo cambiare tutto il giorno dopo. In che senso, mi chiede. E io: dobbiamo pensare all’ Ir onmane a quel che verrà dopo. Trovare alternative, ecco » .
Il futuro: non le è venuta voglia di impegnarsi nella politica sportiva?
« Ora non vedo un mio ruolo da dirigente a livello imprenditoriale, sportivo o politico. Non credo di avere la capacità di sviluppare quel tipo di talento. Però ho cambiato idea tante volte nella vita… » .
Quali parole per chi soffre o è impegnato in prima linea a combattere il virus?
« Credo che ognuno di noi possa soltanto promettere e mantenere una cosa: io faccio la mia parte. Siamo partiti da lì. Sono sacrifici microscopici rispetto a quelli che la vita sta imponendo ad altri. Non solo perché ci sono delle norme, ma perché il nostro senso etico e civico ci dice che questo è giusto. Tante manifestazioni di solidarietà sono bellissime, ma s pero c he quando t ut to questo finirà, perché finirà, ci si scopra davvero più italiani, nel senso più alto del termine, e si sappia pensare al bene comune » .
Buona vita e buona fortuna, Alex.
Potrebbero fare prima le Paralimpiadi e dopo i Giochi. Dura per me rinunciare? Non sarebbe un problema, io mi alleno sempre per essere pronto, per avere un piano B
« Lo sia per tutti. Ora mi rimetto a piegare la forcella. Se andiamo a Tokyo voglio spezzare le corna a tutti » .