Corriere della Sera

Il balzo della provincia di Milano I timori per Bresso, Sesto e Cologno

Ieri sono stati 868 i nuovi casi, toccata quota 4.672: il numero dei malati raddoppia ogni cinque giorni Il caso di Mediglia con quarantaqu­attro anziani morti

- di e Sara Bettoni Cesare Giuzzi

I numeri non calano. I segnali della stretta a spostament­i, bar e negozi imposta due settimane fa dal governo, ancora non si vedono. E Milano ha sempre più paura. Perché i contagi salgono con percentual­i simili a quelle già viste a Bergamo e Brescia dove il virus in una settimana ha fatto la metà delle vittime dell’intera regione.

Ieri in provincia di Milano si sono registrati 868 nuovi positivi, con un totale che ormai sfiora quota 5 mila: 4.672. Il trend di crescita è alto: + 22%. Di poco inferiore (+18%) quello di Milano-città dove i positivi sono 1.829 e ieri si sono registrati 279 casi in più rispetto a venerdì. I morti sono 304. Gli abitanti nel capoluogo sono 1,4 milioni, 3,2 nell’area metropolit­ana dove ci sono focolai che preoccupan­o: quello al centro anziani di Bresso (125 casi e 20 decessi) e alla casa di riposo di Mediglia (53 positivi e 44 morti). Poi Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Rozzano.

Nelle ultime ore è partito un dibattito su una «presunta» mutazione del virus in Lombardia. Il tasso di letalità su 25.515 malati è troppo alto se confrontat­o con il 2-3% registrato in Cina. Qui si sale al 12%. Ma secondo Massimo Galli, direttore di Malattie infettive al Sacco di Milano, si tratta di un dato ingannevol­e e non c’è evidenza di alcuna mutazione. Il motivo? È legato ai casi «sommersi»: in Lombardia i tamponi sono riservati solo ai malati gravi. Chi ha febbre e tosse viene curato a casa. Poi ci sono gli asintomati­ci. Quindi se si guarda al numero dei morti (3.095) e lo si riporta alle statistich­e «convenzion­ali» è possibile che i positivi in Lombardia siano più di 125 mila. Oltre 23 mila solo nell’area milanese. Il fronte della «battaglia di Milano», quindi, è tutt’altro che circoscrit­to.

Negli ospedali lombardi sono ricoverati 8.258 malati, 1.093 in terapia intensiva. A ieri la Regione contava 1.250 posti in rianimazio­ne. A Cremona è appena stato inaugurato l’ospedale da campo della ong Samaritan’s Purse. Un’altra struttura provvisori­a da almeno 100 posti è in preparazio­ne a Bergamo e domani saranno pronti i 14 letti nella tensostrut­tura al San Raffaele di Milano, grazie alla raccolta fondi di Fedez e Chiara Ferragni. Si lavora anche ai 300 posti da ricavare alla Fiera. All’humanitas, ora hub per l’oncologia, sono ricoverati 215 malati: 32 in terapia intensiva. Nelle altre strutture l’attività ordinaria non urgente è stata bloccata, sono stati ricavati posti letto anche nelle aree in disuso. La corsa contro il tempo non è finita.

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