Con il successo di «Harry Potter» Italia1 diventa la prima rete nazionale
F ra gli ascolti più sorprendenti di questa settimana in quarantena ci sono senz’altro quelli raccolti da Harry Potter: 4.192.000 spettatori (16,4% di share) per La camera dei segreti — con Italia1 prima rete nazionale — e 3.690.000 (14,2%) per La pietra filosofale. Sono film che hanno avuto più di dieci passaggi nel corso dell’ultimo decennio ma continuano a fare ascolti a doppia cifra. Perché?
Come abbiamo raccontato in queste settimane, la tv in emergenza coronavirus vive un periodo del tutto inedito, come il Paese: gli ascolti complessivi sono cresciuti del 20% per l’intero giorno e del 12% per il prime time (a confronto con lo stesso mese dello scorso anno, fra il 21/2 e il 19/3), prima serata nella quale la platea è stabilmente superiore ai 30 milioni di spettatori (nell’ultima settimana). Durante la giornata più di 45 milioni di persone si soffermano sul teleschermo per almeno un minuto. Il tempo speso con la tv ha ormai raggiunto le 5 ore e 11 minuti medi al giorno (+1 ora).
Sulla crescita dei consumi incide la presenza in casa dei più giovani, bambini e ragazzi, cosicché l’età media del telespettatore cala vertiginosamente: gli incrementi per l’intera giornata tv sono del 40% sui bambini e i ragazzi (8-14 anni) ma anche sugli adolescenti (+34%) e sui giovani adulti (+28%). Del +26% fra i giovani adulti per il prime time. Dati che si riflettono nel successo di Harry Potter, che raggiunge il 45% di share fra i 1524enni e vola su tutte le fasce più giovani ma anche sui 40/50enni (i genitori).
Detto altrimenti: mai come in queste settimane la famiglia italiana è stata unita, fisicamente. Le reti, che oggi cercano di fronteggiare ascolti da record e pubblicità in caduta libera con prodotti di repertorio, tengano conto di questa forte voglia di condivisione (e di distrazione). (a. g.)