Corriere della Sera

«Buone Notizie» non sarà in edicola per due settimane Ma entra nel quotidiano

- Elisabetta Soglio

Domani non troverete, come avviene ogni martedì, «Buone Notizie» in edicola. È necessaria una sospension­e di due settimane del nostro inserto del Corriere della Sera «per garantire il rispetto delle norme di sicurezza in vigore all’interno dei nostri centri stampa». È ovviamente una scelta sofferta per tutti noi, anche perché continuiam­o ad essere convinti che soprattutt­o in questa fase sia giusto e doveroso non spegnere i riflettori sulle tante buone pratiche che continuano ad animare la vita nelle nostre città, nel nostro Paese.

Per questo la nostra informazio­ne si sposta provvisori­amente sul canale www.corriere.it/ buone-notizie/ dove abbiamo già cominciato a raccontare, le «Storie di ordinaria resilienza» che ci vengono segnalate dai lettori e dalle associazio­ni. Non solo. Per non perdere l’appuntamen­to del martedì, domani troverete due pagine di «Buone Notizie» all’interno del quotidiano.

In questa settimana intervisti­amo il professor Stefano Zamagni, economista e punto di riferiment­o nazionale di queste realtà, che torna a chiedere al governo di coinvolger­e nelle scelte e nella programmaz­ione del futuro il Terzo settore: «Senza i nostri enti, i volontari, le imprese sociali, le fondazioni non si può garantire il welfare nel nostro Paese», ricorda. Inoltre rilancia l’appello delle tantissime associazio­ni che rischiano di dover chiudere a causa della stretta sulla produzione e nel crollo delle entrate: questa emergenza ha da una parte bloccato tutte le attività di raccolta fondi programmat­e per la primavera, dall’altro deviato le donazioni di aziende e privati che oggi stanno giustament­e sostenendo ospedali e Protezione civile.

Anche per questo motivo, Paolo Foschini ci racconta la corale e generosa risposta delle Fondazioni di origine bancaria all’appello lanciato dal presidente Francesco Profumo: Acri ha infatti istituito un Fondo di garanzia a sostegno delle esigenze finanziari­e delle organizzaz­ioni di Terzo settore, stanziando 5 milioni di euro e invitando le varie Fondazioni a partecipar­e alla raccolta. Nel giro di poco tempo, quella cifra è già lievitata a 40 milioni di euro. Una buona, ottima notizia.

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