«Buone Notizie» non sarà in edicola per due settimane Ma entra nel quotidiano
Domani non troverete, come avviene ogni martedì, «Buone Notizie» in edicola. È necessaria una sospensione di due settimane del nostro inserto del Corriere della Sera «per garantire il rispetto delle norme di sicurezza in vigore all’interno dei nostri centri stampa». È ovviamente una scelta sofferta per tutti noi, anche perché continuiamo ad essere convinti che soprattutto in questa fase sia giusto e doveroso non spegnere i riflettori sulle tante buone pratiche che continuano ad animare la vita nelle nostre città, nel nostro Paese.
Per questo la nostra informazione si sposta provvisoriamente sul canale www.corriere.it/ buone-notizie/ dove abbiamo già cominciato a raccontare, le «Storie di ordinaria resilienza» che ci vengono segnalate dai lettori e dalle associazioni. Non solo. Per non perdere l’appuntamento del martedì, domani troverete due pagine di «Buone Notizie» all’interno del quotidiano.
In questa settimana intervistiamo il professor Stefano Zamagni, economista e punto di riferimento nazionale di queste realtà, che torna a chiedere al governo di coinvolgere nelle scelte e nella programmazione del futuro il Terzo settore: «Senza i nostri enti, i volontari, le imprese sociali, le fondazioni non si può garantire il welfare nel nostro Paese», ricorda. Inoltre rilancia l’appello delle tantissime associazioni che rischiano di dover chiudere a causa della stretta sulla produzione e nel crollo delle entrate: questa emergenza ha da una parte bloccato tutte le attività di raccolta fondi programmate per la primavera, dall’altro deviato le donazioni di aziende e privati che oggi stanno giustamente sostenendo ospedali e Protezione civile.
Anche per questo motivo, Paolo Foschini ci racconta la corale e generosa risposta delle Fondazioni di origine bancaria all’appello lanciato dal presidente Francesco Profumo: Acri ha infatti istituito un Fondo di garanzia a sostegno delle esigenze finanziarie delle organizzazioni di Terzo settore, stanziando 5 milioni di euro e invitando le varie Fondazioni a partecipare alla raccolta. Nel giro di poco tempo, quella cifra è già lievitata a 40 milioni di euro. Una buona, ottima notizia.