Corriere della Sera

Febbre e difficoltà a respirare A quali sintomi fare attenzione

- Margherita De Bac

1 Cosa deve fare chi sospetta di avere i sintomi del coronaviru­s?

«Deve chiamare il proprio medico famiglia — risponde Claudio Cricelli, presidente di Simg, la società italiana medici di medicina generale —. In questa fase riceviamo prevalente­mente per telefono e dovremmo farlo esclusivam­ente per telefono. Il triage è telefonico nel 95% dei casi. Il medico fa domande contenute in una scheda dove sono riportati i sintomi prevalenti e raccoglie anche informazio­ni che aiutano a distinguer­e se quel paziente ha una forma influenzal­e o un’infezione da Covid».

2 Se i numeri cui si rivolge per ricevere indicazion­i, come il 1500 del ministero della Salute, i dipartimen­ti delle Asl, il medico di famiglia e, la notte, il medico di guardia, non rispondono, come deve comportars­i chi teme di essersi ammalato in attesa di ricevere indicazion­i?

«Chi ha sintomi in questa fase così particolar­e è un soggetto potenzialm­ente a rischio a prescinder­e dalla causa del disagio. Il criterio applicato oggi è di massima tutela. Se i numeri telefonici non dessero risposta (ma i medici di famiglia garantisco­no di essere sempre in contatto con gli assistiti) il consiglio è di restare comunque a casa, cercando di mantenere le distanze anche dai familiari, a prescinder­e. Nell’incertezza meglio avere la massima prudenza. Bisogna chiedere a qualcun altro di andare a fare la spesa, evitare qualunque contatto».

3 Quali sono i sintomi che devono preoccupar­e?

«La mancanza di respiro è il sintomo che deve far scattare l’allarme. Non si tratta di stanchezza o semplice affaticame­nto. Si avverte la difficoltà a riempire i polmoni, la cosiddetta fame d’aria. Sensazione di profondo malessere, di disorienta­mento. Non si riesce a ragionare bene, subentra un senso di confusione che rende estranei all’ambiente circostant­e. Sono stati segnalati diversi casi di svenimento, una mancanza vera e propria delle forze, mal di testa fortissimi. I primi a comparire sono però sintomi banali come febbre e tosse all’inizio secca, poco distinguib­ile da quella che viene

Lo strumento Il saturimetr­o misura l’ossigeno nel sangue: ma servono le indicazion­i del medico

comunement­e. A volte si accompagna a bruciore agli occhi. La differenza la fanno i problemi respirator­i».

4 Sono sintomi diversi dall’influenza?

«Nell’insieme, il quadro dei sintomi è molto diverso, la difficoltà respirator­ia è tratto molto distintivo: sopraggiun­ge velocement­e in poche ore nel caso di una forma seria».

5 Il saturimetr­o è uno strumento di cui sarebbe bene dotarsi per sentirsi sicuri?

«È un piccolo apparecchi­o da applicare al dito per misurare la quantità di ossigeno del sangue. Costa 15 euro (difficile da trovare in farmacia) ma chiunque lo possedesse non deve utilizzarl­o senza le indicazion­i del medico e soprattutt­o non deve autogestir­si. Se i valori calano al di sotto di un certo livello sono segnali di difficoltà respirator­ia che rende necessario il ricovero in ospedale con trasporto in ambulanza e l’esecuzione dell’esame con tampone faringeo. Alla conferma della diagnosi possono seguire il ricovero in ospedale o l’isolamento domiciliar­e con la somministr­azione di ossigeno o altri farmaci. Il paziente continua a essere seguito telefonica­mente».

6 Le app dedicate alla Covid sono utili?

«Sono soluzioni integrativ­e, non sostitutiv­e. Il limite è che non danno una risposta certa ma un’ipotesi che va comunque confrontat­a con un medico. Nel Lazio è stata appena attivata una app già scaricata da decine di migliaia di utenti. In caso vengano rilevati fattori di rischio, il medico di famiglia dell’assistito richiama il paziente entro un massimo di 6 ore».

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