Medico-motociclista «Maestro dei motori amava la ricerca»
Primario di Medicina nucleare all’ospedale Maggiore di Novara. E anche pazzo per la moto. In gioventù era stato persino apprezzato collaudatore della rivista «Motociclismo» dove lo avevano soprannominato «il Maestro» per la sua competenza tecnica e per le doti di guida che aveva sfruttato anche in diverse corse. Eugenio Inglese, 75 anni, di Mortara, nella Lomellina, si è spento domenica proprio al Maggiore, dove era stato ricoverato per via della positività al coronavirus. Figlio di un medico di base, laureato a Pavia, era considerato uno dei padri della cardiologia nucleare in Italia: professionalmente si era formato al Niguarda di Milano dove aveva condotto importanti studi nel campo delle infezioni. Nel suo fitto curriculum c’erano oltre 150 pubblicazioni su riviste italiane e straniere. Il medico era stato trafitto dal dolore più terribile che possa subire un padre, ovvero la perdita del figlio 24enne, Carlo, avvenuta il 23 febbraio 2008 quando il giovane si schiantò in motocicletta (pure lui era un appassionato) contro un’automobile. Dopo il devastante lutto Eugenio Inglese lasciò il reparto ospedaliero per andare in pensione, ritirandosi nella sua Mortara dove era nato e cresciuto. Passava il tempo restaurando vecchie motociclette — Guzzi, Benelli, Gilera — che tra le sue mani tornavano come nuove.
Il lavoro
Primario a Novara, autore di vari studi, era stato collaudatore di due ruote per anni