Lo studente africano «Qui dal Camerun per avere la laurea»
La tesi la doveva discutere il 6 aprile, Christin Kamdem Taduidje, studente camerunese di 30 anni. Che non vedeva l’ora di tornare a casa con il titolo accademico di dottore in Scienze Agrarie dell’università di Pisa, uno dei corsi di laurea più difficili e blasonati d’italia. Non ce l’ha fatta, nonostante i buoni voti e quell’ottima tesi che l’aveva impegnato tantissimo. È morto, stroncato dal Covid19, nella notte tra domenica e lunedì, quando sembrava aver avuto la meglio sul virus. «Non aveva più la respirazione assistita, si stava riprendendo», raccontano gli amici. Poi è arrivata la crisi fatale, improvvisa e inaspettata. «Aveva lottato per anni per raggiungere quella laurea che non otterrà mai più», hanno scritto ieri alcuni suoi connazionali. Il rettore dell’università di Pisa, Paolo Mancarella, dopo aver parlato con i docenti del corso di laurea dello studente camerunese, ha invece deciso di conferirgli il titolo di dottore. «È una notizia dolorosa che apre una profonda ferita nella nostra comunità — commenta commosso il rettore —. La scomparsa di questo ragazzo, a pochi giorni dalla laurea, credo sia emblematica del dramma che stiamo vivendo ogni giorno. Nel giorno del conferimento della laurea alla memoria ci sarà un momento di raccoglimento e un ricordo di questo nostro carissimo e sfortunato studente».
La decisione
Doveva discutere la tesi il 6 aprile: il rettore di Pisa ha deciso di dargli il titolo di dottore