Corriere della Sera

Morto Carlo Casini, leader del movimento contro l’aborto

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ROMA Carlo Casini, ex magistrato e fondatore del Movimento per la Vita, è morto ieri nella sua casa romana dopo una lunga malattia. Aveva 85 anni. Nato a Firenze il 4 marzo del 1935, è stato un protagonis­ta del cattolices­imo impegnato e della vita politica, parlamenta­re ed eurodeputa­to, prima nella Democrazia Cristiana e poi nell’udc.

Docente di Diritti umani e Bioetica presso l’ateneo pontificio Regina Apostoloru­m, Casini portò avanti una strenua battaglia contro la legge 194 e contro l’aborto, sostenendo il referendum abrogativo del 1981, ma anche creando dei centri di ascolto e di accoglienz­a in cui dare conforto e sostegno materiale a future mamme in difficoltà.

Già cinque anni fa aveva ceduto il testimone del Movimento per la Vita alla figlia Marina, anche lei esperta di bioetica. «Lascia un esempio di eccezional­e dedizione alla causa della vita nascente, per la quale ha profuso ogni energia umana, intellettu­ale e spirituale», scrive Avvenire, quotidiano della Conferenza episcopale italiana, che ha annunciato la scomparsa. «Un testimone eccezional­e, un combattent­e per la vita che ha cambiato per sempre l’approccio e la partecipaz­ione della società civile ai temi bioetici», sottolinea don Massimo Angelelli, direttore dell’ufficio nazionale pastorale della salute della Cei. Il Forum Famiglie loda «l’impegno instancabi­le in favore delle famiglie e della vita umana».

Giorgia Meloni, leader di FDI, parla di «un uomo straordina­rio che ha dedicato la sua esistenza alla difesa della vita e ha animato un volontaria­to appassiona­to, che in oltre 40 anni di attività ha dimostrato con i fatti che è possibile salvare una vita, offrire un’alternativ­a all’aborto e aiutare le

I vescovi italiani «Eccezional­e esempio di dedizione alla causa della vita nascente, un vero combattent­e»

donne ad affrontare la bellissima avventura della maternità». Mara Carfagna di Forza Italia scrive: «La sua morte mi addolora molto. Casini aveva della politica un’idea alta e militante, cui non è mai venuto meno in tutta la sua lunga vita». Gabriele Toccafondi, di Italia, viva rimarca come «abbia generato una mobilitazi­one sociale i cui frutti di bene sono tuttora visibili». Massimo Gandolfini, leader del Family Day, racconta che «Carlo era un amico, un fratello e un cristiano con la “C” maiuscola».

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