Mattarella: talento Le parole di Calasso e di Franceschini
«La sensibilità con cui ha guardato la realtà si combinava con il coraggio della sperimentazione. Ha cercato espressione anche nella poesia. E con passione civile è stato giornalista, cercando sempre nella modernità strumenti utili alla narrazione e alla comprensione dei mutamenti, sociali e di costume. L’italia si è arricchita del suo talento, e la cultura ne farà tesoro»: è una parte della dichiarazione su Alberto Arbasino rilasciata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini lo ricorda, dal canto suo, come «autore prolifico, intellettuale anticonformista, scrittore sperimentale». Lo scrittore e direttore editoriale della casa editrice Adelphi Roberto Calasso, che ha pubblicato negli anni una ventina di libri dell’autore di Voghera, ieri ha raccontato a Radiotre che Arbasino «nel tempo si rivelerà essere stato un grandioso memorialista, nel senso che i suoi ritratti di scrittori ma anche di chiunque sia passato sotto la sua penna, che punteggiano i suoi libri, sono memorabili e insostituibili». E ha aggiunto che «è stato uno dei rarissimi scrittori italiani degli ultimi cento anni che non aveva nulla da rimproverarsi sulla parte politica, nulla da far dimenticare». Molti commenti sui social: ne scrivono — tra gli altri — Nadia Terranova, Giordano Bruno Guerri, Francesca Archibugi. Oggi Rai Cultura (ore 11.30 e 18.15) trasmetterà lo speciale di Antonella Zechini Alberto Arbasino. Il signore del linguaggio.