EROI O BRAVE PERSONE? INTANTO GRAZIE AI MEDICI
Caro Aldo,
Gennaro Arma, comandante della Diamond Princess, viene considerato un eroe perché non ha abbandonato il suo posto durante tutto il tempo in cui la sua nave è rimasta in Giappone per la quarantena. Mi sembra una persona che merita tutto il riguardo, il rispetto e la nostra ammirazione. Ma per me non è un eroe! Forse io sono rimasto a Pietro Micca e a Enrico Toti. Per me gli eroi sono coloro che consapevolmente rischiano la propria vita per compiere un atto straordinario di coraggio. Che populisticamente sia andato a riceverlo all’aeroporto Luigi Di Maio non mi sorprende. I voti si raccattano anche facendo queste cose. Ma la concessione a Gennaro Arma dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana mi sembra un atto che svaluta l’onorificenza stessa. Se avesse abbandonato la nave, il comandante si sarebbe macchiato di un atto disonorevole, ma essere rimasto al comando non può che essere considerato «il minimo sindacale». Cosa c’è di straordinario nel compiere il lavoro per il quale si è pagati? Questi eroi (con tutto il rispetto per il comandante) vengono creati artificialmente per «populismo». I vertici che vogliono dimostrare di essere vicini al popolo. Tommaso Procopio
Caro Tommaso
Mi viene in mente una cosa che mi disse una persona che ho stimato molto, Giorgio Guazzaloca: «Abbiamo il vizio di chiamare eroi le brave persone che fanno il loro dovere». Forse perché siamo troppo abituati ai cattivi esempi. Non c’è dubbio però che tra i medici e gli infermieri di Lodi, Bergamo, Brescia, Milano ci sia qualche eroe vero. Come quelli che hanno dato la vita per i loro pazienti. Poi, come in ogni guerra, ci sono i disertori, e non solo a Napoli.
Ma mi lasci rivolgere un pensiero anche ai neolaureati che in questi giorni avranno il loro battesimo del fuoco nelle corsie.
Qualcuno li ha paragonati ai ragazzi del ’99; ma stiamo usando — mi rendo conto — fin troppe metafore belliche. Diciamo che sono giovani che ci fanno ben sperare per il futuro. Ed è giusto anche rimarcare lo slancio con cui 7.220 medici hanno risposto al bando che chiedeva volontari per gli ospedali delle zone più esposte.