Diecimila vittime Ma è record di pazienti guariti
Sono 1.434 le persone che hanno superato l’infezione il doppio rispetto a venerdì: in totale arrivano a 12.384 Torna Borrelli: «Le nostre misure sono un modello»
Superati in Italia i diecimila morti. Mentre rallenta ancora la velocità del contagio, scesa al 6,9%. Ed è record di guariti: in un giorno ne sono stati registrati 1.434, che porta il totale a 12.384. «Le nostre misure sono un modello» il commento di Borrelli.
Rallenta ancora la velocità del contagio: la percentuale di crescita ieri è stata del 6,9%, due giorni fa era del 7,4%. È questa la prima buona notizia del weekend nel quale, alla Protezione civile, torna il capo Dipartimento Angelo Borrelli, dopo alcuni giorni di riposo a casa per una leggera indisposizione.
L’altra buona notizia è nel numero dei guariti: in un giorno ne sono stati registrati 1.434, cifra record dall’inizio dell’epidemia, che porta il totale a 12.384. La cattiva notizia è invece sempre quella delle morti: ieri sono state 889, per un totale di 10.023.
Questi i dati dei positivi attuali e dei contagiati dall’inizio dell’epidemia: 92.472 persone hanno contratto il virus Sars-cov-2 (5.974 persone in più di ieri, per una crescita del 6,91%). Attualmente i malati positivi sono 70.065 (il conto sale a 92.472, perché nel computo complessivo ci sono anche i morti e i guariti). I pazienti ricoverati con sintomi sono 26.676; 3.856 sono in terapia intensiva (+124), mentre 39.533 sono in isolamento a casa senza sintomi o con sintomi lievi. «I morti sono tanti purtroppo — ha commentato Borrelli — ma sono convinto che se non fossero state adottate misure drastiche avremmo ben altri numeri e per le strutture sanitarie, che sono già in condizioni critiche, la situazione sarebbe stata insostenibile».
«In quasi tutti i Paesi colpiti dal coronavirus — ha continuato il capo della Protezione civile — vengono imitate le misure adottate da noi». Borrelli non pensa che ci siano stati ritardi, sostiene che tutte le misure restrittive sono state prese nei «tempi giusti» in relazione alla situazione del momento. Gli altri Paesi del mondo stanno invece pagando il ritardo con cui hanno adottato i provvedimenti «coerenti e necessari».
Nel mondo i contagi sono oltre 620 mila. E i morti oltre 29 mila. L’europa, da sola supera quota 20 mila vittime (Italia in testa) ma è negli Stati Uniti che c’è stato l’allarme più grande vista la velocità della diffusione dell’infezione: il progresso dei contagi nello Stato di New York è tale da far temere che si trasformi nel peggior focolaio di Covid19 al mondo, più ancora di Wuhan e della Lombardia. Trump sta valutando l’istituzione di una quarantena in tre Stati fra cui quello di New York: sono infatti gli Usa a detenere il record dei contagi al mondo, oltre 111 mila. In Europa è la Spagna la nazione con la maggiore velocità di contagio attuale. I Paesi contagiati sono in tutto 183 e oltre 3 miliardi le persone coinvolte nelle misure di isolamento e «confinamento» a casa.