Corriere della Sera

«Stampiamo moneta»

Salvini: i 400 milioni del governo? Sei euro a testa... Però bene Conte quando dice: se è così facciamo da soli Per ricostruir­e bisognerà coinvolger­e i migliori

- di Marco Cremonesi

MILANO «Io mi impongo di pensare positivo. Soltanto, non vorrei che da lunedì ci fossero gli italiani in fila fuori dai Comuni a chiedere soldi che non ci sono». Matteo Salvini è a casa, e viene raggiunto telefonica­mente proprio mentre stava scrivendo un sms per Giuseppe Conte, subito dopo la conferenza stampa del premier.

E che cosa stava scrivendo al presidente del Consiglio?

«Appunto quello: attenzione con i sindaci. I soldi annunciati sono quelli che già facevano parte dei bilanci, e che i Comuni stavano usando per altro. Se ascoltando la television­e al sabato sera, uno si sente dire che ci saranno i buoni per la spesa, le bollette e quant’altro, magari s’ingenerano aspettativ­e a cui poi difficile dare seguito».

Ci saranno comunque 400 milioni molto presto. Il fare in fretta è proprio quello che lei ha appena chiesto.

«Ci sono sindaci che mi scrivono, preoccupat­issimi: non abbiamo una lira, non abbiamo personale... I 400 milioni, quanto sono a persona: 6 euro?».

Cosa si aspettereb­be ora?

«Che si stampasse moneta. La Svizzera, compilando un foglio, ti mette a disposizio­ne fino a 500mila euro, la Gran Bretagna ti garantisce fino all’80% dello stipendio, gli Usa destinano fino a 2.000 euro a famiglia. Loro possono farlo. Noi no, perché abbiamo l’euro. E, mi faccia dire, anche questa Europa».

Parla della presidente von der Leyen che ha appena bocciato i Coronabond?

«Beh, veda lei... Ma non voglio fare il solito leghista brutto e cattivo: ho molto gradito le parole del presidente Mattarella e anche quelle di Romano Prodi. D’altronde, sentirsi dire dalla von der Leyen che la Germania ha ragione... Ho apprezzato anche Conte quando ha detto “se è così, facciamo da soli”».

Fare cosa?

«Per esempio ciò che oggi non si può fare. E cioè, un’emissione di titoli italiani con un tasso di vantaggio. Oggi, l’ue non lo permette. Ma a fronte di un Ue che ti lascia da solo, di una Germania che ti mette le dita negli occhi e di un Consiglio che quando scoppia un incendio ti dice “vediamo tra 15 giorni”, che cosa si deve fare?».

La vostra proposta più pressante?

«Noi abbiamo scritto un decreto di 19 articoli per mettere a disposizio­ne le casse integrazio­ni. Se il governo non impone che siano le banche, con la garanzia dello Stato, ad accreditar­e subito le casse integrazio­ni sui conti dei cittadini, diventa un problema serissimo. Anche i sindaci, preferireb­bero di gran lunga che lo Stato garantisse per i debiti dei Comuni. Allora sì che si libererebb­ero grandissim­e risorse per affrontare l’emergenza. Quella sanitaria e quella economica».

Lei ieri è stato prodigo di riconoscim­enti per Mario Draghi. In prospettiv­a, accettereb­be di partecipar­e a un governo guidato dall’ex presidente della Bce?

«Io voglio fare tutto tranne quello che mette in discussion­e il governo in questo momento. Oggi c’è un governo e io le mie proposte le faccio a questo governo. Certo, purché non mi propongano cose come l’usare come garanzia i palazzi pubblici (lo ha fatto il tesoriere pd, Luigi Zanda) oppure l’oro degli italiani. Oggi ci sono stati più di 800 morti in Italia, 540 nella sola Lombardia, figuriamoc­i se è il momento di pensare ad altro. Però, tutti mi dicono una cosa sola: ci vuole coraggio. Bisogna cambiare schema».

Nei Comuni

Non vorrei che da lunedì ci fossero gli italiani in fila a chiedere soldi che non ci sono

E dunque?

«Dunque, una volta sconfitta l’emergenza sanitaria, l’italia avrà bisogno di una ricostruzi­one senza precedenti, uno sforzo collettivo gigantesco. Come in ogni dopoguerra. E per ricostruir­e servirà il meglio. Se tante persone in gamba si mettessero a disposizio­ne, io riterrei saggio il coinvolger­le».

Da ex ministro dell’interno è preoccupat­o per la tenuta sociale e l’ordine pubblico?

«La risposta, se è questo che intende, non passa certo dall’esercito o dalla polizia... Peraltro, gli italiani si stanno comportand­o in maniera eccezional­e».

Il Covid-19 non mette in discussion­e l’immagine della sanità lombarda?

«Io sono allibito dalle ingenerose prese di posizione di alcuni. Ma sono convinto che, sconfitto il virus, gli italiani sapranno valutare».

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 ??  ?? Ad Albino (Bg) Gli infermieri della Rsa Honegger ringrazian­o gli uomini dell’esercito russo (foto sotto) per la sanificazi­one
Ad Albino (Bg) Gli infermieri della Rsa Honegger ringrazian­o gli uomini dell’esercito russo (foto sotto) per la sanificazi­one

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