Corriere della Sera

Conte: aiuti a chi è in difficoltà Subito 4,3 miliardi ai Comuni Arrivano i buoni per la spesa

Appello dei sindaci. Il premier: dalla prossima settimana prevista anche la distribuzi­one diretta dei beni di prima necessità. Estesa la platea dei 600 euro

- Fabrizio Caccia

Buoni spesa per chi ha più bisogno. Cibo e altri beni di prima necessità distribuit­i direttamen­te alle famiglie in difficoltà. É la risposta immediata del governo al drammatico Sos arrivato dai territori: «C’è gente che non ce la fa più a sfamare i propri figli, abbiamo centinaia di richieste di aiuto ogni giorno», è il racconto del presidente dell’anci, l’associazio­ne nazionale dei Comuni, Antonio Decaro, sindaco di Bari, collegato ieri sera via Skype con Palazzo Chigi. Anche questo è un effetto del Coronaviru­s: dopo più di un mese di emergenza e di misure sempre più stringenti per la vita dei cittadini, c’è chi è allo stremo e ha bisogno di aiuto.

«Ossigeno ai sindaci»

«C’è tanta gente che soffre», dice Giuseppe Conte nella conferenza stampa convocata per l’annuncio. Il premier è sempre più preoccupat­o per la tenuta sociale del Paese. «Sofferenze psicologic­he», continua il presidente del Consiglio, dovute alla necessità di stare così a lungo chiusi in casa per abbattere i contagi. Ma soprattutt­o «sofferenze materiali». «Ma lo Stato c’è», scandisce Conte. Ed ecco allora un nuovo Dpcm, appena firmato da lui, che anticiperà 4,3 miliardi di euro al Fondo di solidariet­à Comunale, soldi che erano previsti per maggio ma diventeran­no da subito disponibil­i per dare «ossigeno» agli 8 mila sindaci d’italia sempre più in trincea contro il Coronaviru­s: «I sindaci sono le nostre sentinelle, le nostre prime antenne sul territorio, ci affidiamo a loro».

La “catena”

Eppoi ecco altri 400 milioni di che, stavolta con un’ordinanza della Protezione civile, permettera­nno ai Comuni di erogare appunto a persone e famiglie in difficoltà (individuat­e secondo gli indici di povertà dei territori) i buoni spesa per acquistare generi alimentari e altri beni di prima necessità. Ma per accelerare i tempi ci sarà anche una distribuzi­one diretta di questi beni, a partire già da questa settimana, affidata alla rete della solidariet­à nazionale. Conte la chiama la «catena» e vede in campo i servizi sociali comunali, il terzo settore, volontaria­to e associazio­nismo. «Siamo tutti sulla stessa barca, nessuno sarà lasciato solo, nessuno si senta abbandonat­o a se stesso», è la promessa che fa il premier ai cittadini.

Le donazioni

Con la stessa ordinanza, prosegue Conte, «favoriremo le donazioni, perché non si tassa la solidariet­à». E così il leader del governo si rivolge pure al mondo della grande distribuzi­one, invitandol­a a praticare ulteriori sconti del 5-10 per cento a chi più ne ha bisogno. Ma non solo: con le misure della manovra “Cura Italia” ci saranno 10 miliardi di euro da impiegare in soccorso di una platea di 10 milioni di cittadini e l’impegno del governo è a fare presto. «Entro il 15 aprile ma spero anche prima chi ha diritto al bonus di 600 euro (profession­isti, autonomi, agricoli, stagionali ecc ndr) dovrà poterne disporre, saremo intransige­nti, cercheremo di azzerare la bueuro 4,3 miliardi la dotazione del Fondo di solidariet­à Comunale, subito 25 disponibil­e con il nuovo Dpcm miliardi

Il valore degli interventi varati dal governo per affrontare 9 l’emergenza Settimane

La durata della Cassa integrazio­ne prevista dal decreto Cura Italia centrano i lavori delle Camere su un unico provvedime­nto. Negli emendament­i ci sono però anche alcune novità. Tra queste, l’abolizione, per le aziende che hanno chiuso a causa del lockdown disposto dall’esecutivo, dell’obbligo di consultare i sindacati prima di chiedere la cig. Si propone inoltre che la cassa possa essere chiesta anche per i lavoratori assunti dal 24 febbraio al 17 marzo. Un altro emendament­o proroga la scadenza delle cariche dell’agcom e del Garante della privacy viene prorogata fino a 60 giorni dopo la fine dello stato di emergenza. Il termine per presentare in commission­e Bilancio del Senato i subemendam­enti è fissato per martedì alle 19.

Novità sulla cassa

«Sono tre le rilevanti novità introdotte dall’uscita della circolare Inps numero 47»,

Sul canale Economia del sito corriere.it le notizie, le analisi e i commenti dei principali fatti economicof­inanziari rocrazia», taglia corto il premier. Entro il 15 aprile soldi in tasca anche per chi è finito in cassa integrazio­ne ordinaria o in deroga.

Congedi parentali

Accelerati pure i congedi parentali per il Covid. «Stiamo rivedendo le misure di protezione sociale - annuncia Conte -. Dovranno essere estese a fasce di popolazion­e molto più ampie», così risponde a chi gli chiede se il reddito di cittadinan­za sarà allargato, trasforman­dosi così in un vero e proprio «reddito d’emergenza», come auspicato dal M5S. Il ministro Gualtieri, però, frena: «Il punto non è riformare strumenti ordinari ma far fronte a una situazione straordina­ria». Anche Conte è cauto: «Non ci può essere una soluzione, ma un ventaglio di risposte vigorose». E prudente si mostra pure davanti alle domande su quando finirà l’emergenza e ci sarà la ripresa delle varie attività: «Sul ritorno a scuola lo ha già detto la ministra Azzolina e confermo che la sospension­e proseguirà oltre il 3 aprile. Quanto alla sospension­e delle attività produttive non essenziali è ancora troppo presto. Dall’inizio della settimana inizieremo a lavorarci». All’inizio della settimana il premier si confronter­à «con il comitato tecnico scientific­o. Oggi segnaliamo il numero più alto di guariti e confidiamo che gli esperti ci portino buone notizie», dice Conte. Insomma, l’italia riaprirà solo quando la scienza darà l’ok. L’ultimo pensiero, però, è per i morti: «Abbiamo superato le 10 mila vittime, si allarga la ferita nella nostra comunità, esprimo vicinanza alle famiglie». Enzo De Fusco, consulente del lavoro. Prima di tutto, sottolinea, «le aziende possono richiedere qualunque strumento di cassa integrazio­ne anche senza aver prima smaltito le ferie». Inoltre, « per ottenere la cassa integrazio­ne non è indispensa­bile un accordo ma basta un’informativ­a ai sindacati». La circolare, ovviamente, non tiene conto dell’emendament­o del governo perché esso non è stato ancora approvato in Parlamento. Ma i chiariment­i forniti dalla circolare, rappresent­ano, dice De Fusco, «due fatti importanti capaci di accelerare il ricorso alla tutela dei lavoratori». Infine, conclude l’esperto, alla luce della circolare, saranno «tutelati dalla cassa integrazio­ne anche i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio scorso per il cambio appalto».

 ??  ?? In campo
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il ministro dell’economia Roberto Gualtieri
In campo Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il ministro dell’economia Roberto Gualtieri
 ??  ?? Corriere.it
Corriere.it

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy