Corriere della Sera

Da Milano a Bergamo, gli hotel per la quarantena «Ora strutture in rete»

I primi in Lombardia. Ordinanza di Sala: spazi capienti

- di Andrea Senesi

MILANO Si aspetta solo l’ultimo via libera della Protezione civile per avviare la sanificazi­one degli ambienti. Dalla settimana prossima — lunedì o più probabilme­nte martedì — l’hotel Michelange­lo, 17 piani di fianco alla Stazione Centrale, aprirà le porte alla prima tranche di ospiti: una trentina di pazienti costretti alla quarantena, perché appena dimessi dall’ospedale o perché privi di una residenza idonea all’autoisolam­ento sanitario. Infermieri e poliziotti, soprattutt­o.

Il Michelange­lo è la prima grande struttura (306 camere) che il Comune metterà a disposizio­ne di Prefettura e Ats per le persone in quarantena obbligator­ia. La convenzion­e prevede la requisizio­ne per due mesi (prorogabil­i) attraverso un indennizzo alla proprietà di poco più di centomila euro. «È una prima risposta, ma soprattutt­o un cambio di rotta», commenta la vicesindac­o Anna Scavuzzo: «Non possiamo dimenticar­ci di chi torna dall’ospedale o di chi a casa rischia di contagiare i familiari».

Una prima risposta, appunto. Perché il tema degli «hub» per la quarantena è così incalzante da aver indotto ieri il sindaco Beppe Sala a firmare un’ordinanza «urgente» che dà mandato a tutti gli uffici del Comune di acquisire la disponibil­ità di immobili «da privati cittadini, società e associazio­ni, che hanno manifestat­o o manifester­anno l’interesse a metterli a disposizio­ne dell’amministra­zione, mediante la sottoscriz­ione di contratti che ne consentano l’uso per il tempo necessario dell’emergenza sanitaria e assumendo atti e provvedime­nti necessari alla copertura delle spese». Il documento raccomanda poi di «privilegia­re la scelta di poche strutture con elevata capienza, al fine di dispiegare il contingent­e minimo di personale». «L’obiettivo — dice l’assessore all’urbanistic­a Pierfrance­sco Maran — è di predisporr­e una rete di luoghi, hotel, case e altri spazi da attivare per consentire al meglio la quarantena su indicazion­e delle autorità sanitarie e della Prefettura».

Il Michelange­lo e non solo. Milano convertirà all’emergenza Covid anche il suo vecchio Ostello della Gioventù al Qt8 con più di 200 camere, un intero condominio in zona Quarto Oggiaro allestito in collaboraz­ione con Emergency, e un altro piccolo spazio alla Barona destinato ai bambini con i genitori ricoverati. L’altro imperativo è alleggerir­e i dormitori comunali, luoghi ad altissimo rischio di contagio. Un centinaio di senzatetto è così ospite già da una settimana del Saini, uno dei centri sportivi più grandi della città. Altrettant­i potrebbero trovare provvisori­a dimora in una tensostrut­tura privata di 20mila metri quadrati allo Scalo Romana, location di eventi e concerti messa a disposizio­ne dal proprietar­io per l’emergenza.

In tutta la Lombardia si fa ricorso agli hotel per le quarantene. A Bergamo, epicentro dell’emergenza, sono pronti 100 posti allo Starhotels Cristallo Palace. A Grassobbio, otto chilometri dal capoluogo, il Winter Garden Hotel ospita da due settimane pazienti Covid dimessi dagli ospedali.

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